Secondo Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri Russo, le “immagini del massacro di Bucha e dei cadaveri di civili per strada sono state fabbricate ad arte per giustificare le nuove sanzioni contro Mosca e sabotare i colloqui di pace con l’Ucraina”.
da del 6 APRILE 2022 16:49
A cura di Ida Artiaco
Le immagini del massacro di Bucha e dei cadaveri di civili per le strade sono state fabbricate ad arte per giustificare le nuove sanzioni contro Mosca e sabotare i colloqui di pace con l’Ucraina. È quanto ha affermato Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri Russo secondo quanto riportano agenzie di stampa locali, aggiungendo che “la prova del non coinvolgimento della Russia negli eventi di Bucha è sufficiente per porre fine a queste accuse”, ed anzi ha sua volta puntato il dito contro Kiev, colpevole, a sua detta, di aver attuato una “provocazione”, con i media occidentali complici. “Nemmeno un civile è stato colpito durante la permanenza delle forze russe a Bucha“, ha sostenuto Zakharova.
Non è la prima volta che la Russia nega il suo coinvolgimento rispetto a quanto successo a Bucha, la città a Nord di Kiev, liberata lo scorso 1 aprile, dove sono state scoperte fosse comuni, stanze delle torture e corpi senza vita per strada. Non solo l’ambasciatore russo all’ONU, Vassili Nebenzia, ma anche il Ministro degli Esteri, Lavrov, hanno parlato di “fake news” e messa in scena della propaganda ucraina. “Durante il periodo in cui la città era sotto il controllo delle truppe russe, nessun pacifico residente locale ha subito azioni violente. La gente si muoveva con calma per la città e usava le comunicazioni cellulari”, ha affermato ancora l‘ambasciatore russo alle Nazioni Unite, sostenendo anche che “le uscite dalla città non erano state bloccate”.
Eppure, le immagini di quanto successo nella cittadini ucraina hanno fatto il giro del mondo, suscitando l’indignazione della comunità internazionale. Anche Papa Francesco oggi è intervenuto sulla questione: “Le recenti notizie sulla guerra in Ucraina, anziché portare sollievo e speranza, attestano invece nuove atrocità, come il massacro di Bucha. Crudeltà sempre più orrende, compiute anche contro civili, donne e bambini inermi. Sono vittime il cui sangue innocente grida fino al cielo e implora: si metta fine a questa guerra, si facciano tacere le armi, si smetta di seminare morte e distruzione”, ha detto oggi mostrando una bandiera proveniente proprio da Bucha.