Tra loro l’ex Amministratore Delegato di Aspi, Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci. Lo ha deciso il Gup Paola Faggioni, dopo oltre un’ora e mezzo di Camera di Consiglio e al termine di quasi 5 mesi di udienza preliminare. “Ora ci sarà il dibattimento e auspichiamo che tutto si possa svolgere secondo il principio del giusto processo, in pieno contradditorio tra accusa e difesa”, dicono i legali di Castellucci.
da del 07/04/2022 18:05
di redazione Roma
Genova- Il Ponte Morandi dopo il crollo
Tutti rinviati a giudizio i 59 indagati nell’ambito dell’inchiesta sul crollo di ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto 2018 e costato la vita a 43 persone. Tra di loro l‘ex ad di Aspi, Giovanni Castellucci. Lo ha deciso il gup Paola Faggioni, dopo oltre un’ora e mezzo di Camera di Consiglio e al termine di quasi 5 mesi di udienza preliminare. Le accuse, a vario titolo, sono omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, disastro colposo, omissione d’atti d’ufficio, attentato alla sicurezza dei trasporti, falso e omissione dolosa di dispositivi di sicurezza sui luoghi di lavoro.
“Le vittime vanno tutelate, gli innocenti vanno protetti. Finora questo processo si è rifiutato di proteggere gli innocenti. Se il dibattimento sarà, come noi confidiamo, l’inizio di un processo giusto, il teorema accusatorio del pm nei confronti dell’ingegner Castellucci si confermerà essere una foglia d’autunno: gialla, tremula, che sta per cadere e cadrà”. E’ quanto dichiarano gli avvocati Guido Carlo Alleva e Giovanni Paolo Accinni, legali dell’ex ad di Atlantia Giovanni Castellucci, commentando il rinvio a giudizio per il crollo del Ponte Morandi.
“Non avevamo dubbi su questo esito, purtroppo scontato. Il giudice – proseguono Accinni e Alleva – ha lungamente letto le Ordinanze con le quali ha ritenuto di respingere le eccezioni processuali che sono state sollevate dalle difese. Riteniamo che le ragioni alla base delle eccezioni sollevate siano rimaste inalterate e che i problemi processuali che si sono manifestati restino e saranno sicuramente oggetto di altre discussioni”.
Per i legali: “Ora ci sarà il dibattimento e auspichiamo che tutto si possa svolgere secondo il principio del giusto processo, in pieno contradditorio tra accusa e difesa. Se sarà cosi molte cose emergeranno e riequilibreranno, finalmente, la visione dei fatti che pare oggettivamente oggi a senso unico”.