Il Consiglio della Compagnia chiama la Commissione considerando diffamatorie e infondate le dichiarazioni rilasciate alla stampa e solleva dubbi sulla liceità dell’attività di sollecitazione di deleghe per l‘Assemblea del 29 aprile.
da del 14/04/2022 18:03
di Anna Messia
Generali presenta un esposto a Consob dopo le dichiarazioni rilasciate alla stampa da Luciano Cirinà e Francesco Gaetano Caltagirone, considerate “infondate e diffamatorie”. La decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione riunitosi ieri.
La Compagnia ha quindi depositato un esposto, chiedendo alla Commissione “di esercitare urgentemente i propri poteri, in relazione alla informativa sulle società quotate e alla liceità dell’attività di sollecitazione di deleghe per le votazioni in occasione della prossima Assemblea degli Azionisti di Generali che si terrà il prossimo 29 aprile 2022. Le norme regolamentari vigenti impongono infatti che la sollecitazione di deleghe sia ispirata a diligenza, correttezza e trasparenza”, aggiungono.
Nel mirino della compagnia ci sono in particolare le dichiarazioni rilasciate da Cinirà, ex top manager della compagnia e candidato Ceo nella lista presentata da Caltagirone per il rinnovo dei vertici del Leone di Trieste, che in un’intervista rilasciata a La Stampa lo scorso 13 aprile, tra le altre critiche sollevate, diceva che in Generali “non c’è una grande cultura della discussione”. Sono poi considerate “altrettanto gravi le dichiarazioni rilasciate dall’ing. Francesco Gaetano Caltagirone al Sole 24 Ore il 25 marzo scorso” si legge nel comunicato Generali.
Ma l’esposto non riguarda solo Consob. “A fronte della gravità delle violazioni degli obblighi di correttezza nell’informativa posti a tutela degli azionisti, degli investitori e del mercato, che minacciano di alterare le dinamiche di mercato e la corretta determinazione del voto in Assemblea, il Consiglio di Amministrazione della società ha inoltre deliberato di procedere avanti alle Autorità giudiziarie penali e civili perché siano sanzionati i comportamenti da chiunque illecitamente tenuti”, hanno aggiunto da Trieste.