Il quadro economico italiano, dopo il recupero del 2021, si fa più incerto a causa della variante Omicron e della guerra in Ucraina. E il governo lo ha messo nero su bianco nel Def 2022 che arriverà domani in Parlamento.
da del 19 APRILE 2022 13:50
A cura di Annalisa Girardi
Il Parlamento si prepara ad esaminare il Documento di economia e finanza, approvato dal governo a inizio aprile. Domani il Def approderà alla Camera, mentre nel pomeriggio sarà in Senato. Il documento ha dovuto tenere conto dell’impatto della guerra (e della crisi energetica che ne è conseguita) sulle stime di crescite e in generale dell’incertezza economica causata dallo scenario internazionale. Dopo la crescita registrata nel 2021, nel 2022 si assisterà a un rallentamento: “Negli ultimi mesi dell’anno, il quadro economico si è deteriorato, non solo per l‘impennata dei contagi da Covid-19 causata dalla diffusione della variante Omicron, ma anche per l’eccezionale aumento del prezzo del gas naturale”, si legge nel testo, che sottolinea come dopo l’invasione della Russia in Ucraina e le sanzioni dell’Occidente si sia assistito a “un’ulteriore impennata dei prezzi dell’energia, degli alimentari, dei metalli e di altre materie prime”, alla “flessione della fiducia di imprese e famiglie”, mentre l’inflazione schizza alle stelle.
Il quadro economico incerto e la revisione delle stime di crescita
Insomma, il punto di partenza non è dei migliori e il governo, nel documento trasmesso alle Camere, lo mette nero su bianco nella premessa firmata dal Ministro dell’Economia, Daniele Franco:
A fronte di questi sviluppi, le prospettive di crescita dell’economia appaiono oggi più deboli e assai più incerte che a inizio anno. Nell’aggiornamento della previsione ufficiale del presente documento, il peggioramento del quadro economico è determinato dall’andamento delle variabili esogene – dai prezzi dell’energia ai tassi d’interesse, dal tasso di cambio ponderato dell’euro alla minor crescita prevista dei mercati di esportazione dell’Italia. Tali variabili sono oggi tutte meno favorevoli di quanto fossero in settembre, in occasione della pubblicazione della precedente previsione ufficiale nella Nota di Aggiornamento del DEF (NADEF).
Tutto questo ha portato il governo a rivedere le stime di crescita per l’anno in corso, che scendono al 4,7% indicato dallo scenario programmatico della Nadef al 2,9%. Ci sono tante incognite che pesano su questi numeri e le previsioni tendenziali potrebbero ulteriormente peggiorare. Ad esempio, se si arrivasse a un blocco totale degli afflussi di gas naturale dalla Russia, la crescita media annua del 2022 potrebbe addirittura scendere sotto al 2,3%.
Cosa contiene il Def e cosa succede ora
Il Def è il principale documento di programmazione della politica economica e di bilancio. In altre parole definisce quelli che sono gli impegni di finanza pubblica nel medio-lungo periodo e individua gli indirizzi delle politiche pubbliche dell’Italia nel rispetto del Patto di stabilità e crescita europeo. In questi giorni il Parlamento dovrà approvarlo e dopo l‘ok di Palazzo Madama e Montecitorio dovrà essere inviato, entro il 30 aprile, alla Commissione Europea.