Il cda assegna il terzo mandato al manager dopo l’Assemblea di venerdì che ha visto la vittoria della lista del board. Si è astenuta Marina Brogi, terza consigliera espressione della lista dell’imprenditore capitolino. Unanimità per il presidente Sironi.
da del 02/05/2022 17:50
di Anna Messia
Il Consiglio di Amministrazione di Generali ha nominato Philippe Donnet Amministratore Delegato per un terzo mandato, con due voti contrari e un’astensione. Mentre Andrea Sironi è stato nominato, all’unanimità, nuovo Presidente della Compagnia. Dopo l’Assemblea di venerdì, che ha visto la vittoria della lista del board con il 55,9% delle preferenze, oggi pomeriggio il Consiglio di Amministrazione di Generali Assicurazioni ha riconfermato Donnet, chiamando alla Presidenza l’ex rettore della Bocconi.
Una riunione durata poco più di un’ora e mezza, ma l’atteso atto di distensione tra gli azionisti della Compagnia di Trieste, secondo quanto risulta a milanofinanza.it non c’è stato, o almeno non del tutto. Se sulla nomina del Presidente c’è stata unanimità, su quella dell‘Amministratore Delegato il via libera ha avuto infatti il voto contrario di Francesco Gaetano Caltagirone, che in Assemblea aveva presentato una lista alternativa (candidato come ceo Luciano Cirinà) che si è fermata però al 41,73%. L’imprenditore capitolino, azionista con il 9,95% e già Vicepresidente di Generali, ha espresso voto contrario, proprio come Flavio Cattaneo, consigliere eletto nella sua lista. Mentre la professoressa Marina Brogi, terza consigliera indicata lei dalla Lista Caltagirone, ha optato per l’astensione. Mentre c’è stato il voto favorevole di tutti gli altri consiglieri indicati dal precedente board (ad eccezione di Donnet e Sironi che si sono astenuti).
La spaccatura che nei mesi scorsi aveva portato alla contrapposizione della lista del consiglio, sostenuta da Mediobanca, con quella di Caltagirone (sostenuta tra l’altro da Leonardo Del Vecchio, Crt e dei Benetton) resta quindi evidente anche nella nuova governance della Compagnia. Per ora non c’è traccia di ricomposizione nonostante i Benetton nei giorni scorsi avessero tentato di proporsi con un ruolo di mediatori. Lo stesso Donnet dopo l’Assemblea di venerdì aveva sottolineato il fatto che la maggioranza si è espressa con chiarezza e senza ambiguità consentendo di mettersi al lavoro per portare a termine il piano industriale e lavorare con determinazione e serenità per interessi di tutti gli stekeholder per il successo delle Generali. Mentre Caltagirone, evidenziando il sostegno degli investitori italiani, aveva aggiunto che un Consiglio di Amministrazione “eletto al 55% non potrà non tenere conto dell’altro 45%”. Per ora però non arrivano segnali di cambiamento sostanziali rispetto alle frizioni dei mesi scorsi, mentre la nomina dei sei comitati della compagnia (a partire da quello per le parti correlate su cui Caltagirone ha alzato l’attenzione) è stata rinviata ad un nuovo Consiglio di Amministrazione.