mercoledì, Maggio 4, 2022

Unicredit domani apre le danze delle trimestrali bancarie……..

Gli analisti si aspettano un utile in calo a causa delle minori entrate e di svalutazioni dei prestiti molto più elevate per il conflitto Russia-Ucraina. Anche il Cet1 ratio è visto scendere al 14,6%. Focus sul buy-back. Nessun esposizione alla Russia per Banco Bpm (conti sempre domani): il consenso vede l’utile oltre 140 mln

da del 04/05/2022 11:00

di Francesca Gerosa

È partito il conto alla rovescia per i risultati del primo trimestre 2022 delle banche italiane. Domani mattina li pubblicherà Unicredit (oggi il cda). Bestinver Securities si aspetta un utile netto stated a oltre 0,4 miliardi di euro, in linea con la stima del consenso (era 0,6-0,7 miliardi una settimana fa). C’è poca visibilità sugli accantonamenti sulla Russia. In ogni caso, la performance operativa, ha aggiunto il broker, dovrebbe essere piuttosto buona con un net interest income oltre 2,6 miliardi (-6% trimestre su trimestre, +4% anno su anno) e commissioni nette piatte a 1,7 miliardi. Il reddito operativo netto è visto calare del 34% anno su anno a 1,4 miliardi a causa degli accantonamenti relativi alla Russia. Il colpo russo si sentirà a livello di Cet1 fully loaded al 14,6% dall’oltre 15% stated del 2021 pre-buy back. Il focus sarà sulla guidance relativa allo scenario peggiore riguardante la Russia: -200bp di Cet1 con il buy-back 2021 temporaneamente fermato.

Sarà un trimestre debole anche per Banca Akros che si attende da Unicredit un utile netto in calo del 33% a 592 milioni, a causa delle minori entrate e di svalutazioni dei prestiti molto più elevate per il conflitto Russia-Ucraina. I ricavi totali sono visti scendere del 6% a 4,4 miliardi di euro, con quelli da trading a 389 milioni. Al contrario, il net interest income dovrebbe salire del 3% su base annua a 2,25 miliardi, grazie all’aumento del volume dei prestiti e ai tassi d’interesse più elevati in Europa centrale e orientale. Come per Bestinver, le commissioni nette sono previste piatte su base annua a quasi 1,7 miliardi, poiché l’aumento degli asset under management dovrebbe compensare le minori commissioni iniziali.

I costi operativi dovrebbero diminuire del 2,2% a 2,36 miliardi grazie al rigoroso controllo dei costi e alla continua razionalizzazione, che porteranno a un mol di 2,04 miliardi, circa il 10% in meno rispetto all’anno precedente, con un rapporto cost/income in aumento di 2,2 punti percentuali al 53,7%. Le svalutazioni dei prestiti sono stimate a 632 milioni con un costo del rischio di circa 60 pb e 200 milioni di accantonamenti sull’esposizione russa. Si prevedono altri 635 milioni di oneri sistemici. Infine, il Cet1 ratio fully loaded dovrebbe diminuire al 14,6%. Dato il difficile inizio dell’anno e il conflitto in Ucraina ancora in corso, oggi Banca Akros ha tagliato le stime di utile per azione adjusted di Unicredit da 1,79 a 1,51 euro per il 2022 e da 2,19 a 1,98 euro per il 2023.

Nessuna esposizione alla Russia per Banco Bpm che pubblicherà la trimestrale sempre il 5 maggio. Bestinver Securities si attende un utile netto stated pari a oltre 120 milioni, mentre il consenso Factset lo vede oltre 140 milioni. Al contempo, il broker ha previsto una performance operativa positiva: i ricavi sono stimati a 1,1 miliardi con net interest income e commissioni in crescita anno su anno, ma i profitti da trading sono previsti a soli 39 milioni dai 100 milioni di un anno fa. Quanto agli accantonamenti per perdite su crediti dovrebbero essere inferiori a 0,2 miliardi, quindi in calo su base annua. Bestinver Securities non si aspetta alcun problema legato alla Russia, visto che l’esposizione della banca al mercato russo è davvero marginale. Il focus è su eventuali operazioni di M&A dopo l’ingresso del secondo gruppo bancario francese, Credit Agricole, nel capitale della banca con il 9,18% e sul payout (quota di utile da distribuire agli azionisti).

Intesa Sanpaolo pubblicherà i conti il prossimo 6 maggio a mercato aperto. Bestinver Securities si aspetta un trimestre debole, con ricavi in calo del 13% anno su anno a 4,889 miliardi di euro, sotto la stima del consenso a 5,14 miliardi, penalizzato da maggiori accantonamenti su base annua a causa della questione russa/ucraina. In particolare, gli accantonamenti per perdite su crediti sono previsti a 0,71 miliardi rispetto agli 0,4 miliardi di euro di un anno fa (0,765 miliardi la stima del consenso). Inoltre, Bestinver Securities si attende 0,2 miliardi di accantonamenti anticipati su rischi e oneri per anticipare futuri accantonamenti per rischi di credito. L’utile netto è visto dimezzarsi a 712 milioni dagli 1,518 miliardi del primo trimestre 2021 (759 milioni la stima del consenso). Il Cet1 è visto scendere di 20 pb rispetto al 15,2% per le esposizioni russe (14,2% incluso il buy back del 2021). Il focus sarà sull’aggiornamento dell’esposizione russa della banca e sulla politica di payout/buy back.

Bestinver ha confermato il rating buy sui titoli Banco Bpm e Unicredit (Banca Akros ha un rating accumulate e target price a 12,20 euro) che al momento in Borsa segnano, rispettivamente, un -1,48% a 3,004 euro e un +0,19% a 8,66 euro. Invece, ha un rating hold su Intesa Sanpaolo che scende dello 0,37% a 1,953 euro nonostante le indiscrezioni secondo cui starebbe lavorando alla dismissione di crediti deteriorati per un gross book value complessivo superiore a 9 miliardi con focus sia sulle sofferenze che sugli Utp. Il massiccio processo di de-risking a quanto pare verrà iniziato attraverso l’utilizzo della garanzia Gacs su un portafoglio di sofferenze da circa 4 miliardi come già annunciato a fine anno.

Tale processo è in linea con la strategia delineata nel piano industriale: la banca ha pianificato la riduzione dello stock di Npe da 15,2 miliardi (2021, al netto di 4,5 miliardi di crediti registrati nella attività in via di dismissione) a 9,3 miliardi a fine 2025. A fine 2025 lIistituto guidato da Carlo Messina si attende un gross Npe ratio pari all’1,6% grazie alle cessioni in pipeline. Maggiori dettagli in merito potrebbero essere forniti durante la Conference Call sui risultati trimestrali il prossimo 6 maggio.

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