mercoledì, Maggio 25, 2022

Btp Italia, il titolo retail indicizzato all’inflazione torna a giugno…..

ANALISI

Previsto un doppio premio fedeltà: uno sarà corrisposto durante la vita del titolo e uno alla scadenza finale per coloro che lo avranno detenuto con continuità | L’intervista al responsabile del debito pubblico, Iacovoni.

da del 25/05/2022 15:05

di Andrea Pira                                                          

Il Tesoro ritorna sul Btp Italia, prevedendo un doppio premio fedeltà. Il Ministero dell’Economia ha annunciato una nuova emissione del titolo di Stato indicizzato all’inflazione nazionale destinato ai risparmiatori individuali, in agenda da lunedì 20 a giovedì 23 giugno.

Rispetto al passato ci sono alcune novità. Una ricalca il doppio premio fedeltà già usato per il Btp Futura. Per il risparmiatore retail un premio sarà corrisposto durante la vita del titolo e uno alla scadenza finale per coloro che lo avranno detenuto continuativamente.

Il nuovo Btp Italia potrà avere una durata compresa tra 6 e 10 anni e come di consueto, sarà collocato sul mercato in due fasi. Da lunedì 20 a mercoledì 22 giugno, salvo chiusura anticipata, lemissione sarà riservata esclusivamente al mercato retail; il giorno 23 giugno agli investitori istituzionali. La durata del titolo sarà resa nota nei prossimi giorni, spiega una nota del Mef, i tassi minimi garantiti saranno comunicati venerdì 17 giugno. Come per le precedenti emissioni, i risparmiatori retail potranno sottoscrivere Btp Italia in banca, negli uffici postali o utilizzando i canali di acquisto online, tramite il proprio home banking se abilitato alle funzioni di trading. Il collocamento avverrà sulla piattaforma elettronica Mot attraverso  Intesa Sanpaolo e  Unicredit.

Le modifiche annunciate dal Mef 

I dettagli dell’ultimo collocamento di Btp a 15 anni

Il Mef ha fornito i dettagli del collocamento del nuovo Btp a 15 con cedola al 3,25% e scadenza al primo marzo 2038. All’asta sindacata hanno partecipato 200 investitori per una domanda complessiva di circa 25 miliardi di euro. Il 49,5% del collocamento è stato sottoscritto da fund manager, mentre le banche ne hanno sottoscritto il 28,5%. La distribuzione geografica del titolo è stata estremamente diversificata, con una partecipazione che ha visto il coinvolgimento di circa 25 paesi: gli investitori esteri si sono aggiudicati circa il 65% dell’emissione, mentre gli investitori domestici ne hanno sottoscritto il 35%.

Tra gli investitori esteri, di rilievo è stata in particolare la quota sottoscritta da investitori residenti nel Regno Unito (27,7%). Il resto del collocamento è stato allocato in larga parte in Europa continentale, ed in particolare in Germania, Austria e Svizzera (7,9%), in Francia (3,2%), nei Paesi Scandinavi (10,3%), nei paesi della penisola iberica (7%), in Benelux (1%) e in altri Paesi europei (4,4%). Al di fuori dellEuropa, gli investitori provenienti dagli Stati Uniti si sono aggiudicati circa l’1% dell’emissione, mentre una quota dell1,8% è stata acquistata da investitori asiatici. In Medio Oriente è stato collocato lo 0,7%.

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