L‘S&P è entrato nella fase di mercato orso. Forte il dollaro e stabile il Treasury Usa a 10 anni. Il mercato vede un aumento complessivo dei tassi da 200 punti nei prossimi tre meeting | Wall Street in profondo rosso con l’inflazione all’8,6%. Treasury sopra il 3,1% | IL VIDEO Foti (Ad di Fineco): i mercati stanno esagerando.
da del 14/06/2022 13:20
di Rossella Savojardo
Il dollaro scende leggermente, ma comunque intorno al massimo da circa due decenni rispetto al paniere delle altre valute principali, mentre il Treasury a 10 anni è in leggero calo al 3,309%. I future di Wall Street restano in rialzo (+0,39% l’S&P500) dopo che ieri gli indici Usa hanno registrato un lunedì nero con l’S&P 500 che scivolando del 3,9% è entrato ufficialmente nella fase di “mercato orso“, lontano di oltre il 20% dai massimi raggiunti ad inizio gennaio 2022. È in questo modo che i mercati si preparano alla riunione della Federal Reserve, iniziata oggi, e che domani annuncerà le proiezioni economiche e il dot plot, il grafico a punti che rappresenta le previsioni dei funzionari per il percorso futuro dei tassi di interesse.
La Fed potrebbe alzare i tassi di 75 punti base già domani
Come le altre, la Banca Centrale Americana baserà la sua decisione sugli ultimi dati macroeconomici. Venerdì, l’indagine dell’Università del Michigan ha mostrato un aumento delle aspettative di inflazione a lungo termine, mentre ieri, un sondaggio della Fed di New York ha rivelato un aumento delle aspettative di inflazione a breve termine. Secondo gli analisti di Unicredit Research, a seguito delle dinamiche degli ultimi due giorni, i mercati monetari ora vedono una probabilità più che pari che la Fed annuncerà un aumento del tasso di 75 punti base. “Più avanti, i prospetti del mercato monetario suggeriscono un picco del tasso obiettivo dei Fed Funds vicino al 4%”, sottolineano gli esperti di Unicredit che comunque rimangono cauti aspettandosi domani e a luglio un rialzo di 50 punti. Gli investitori nei mercati dei futures sui tassi di interesse prezzano però una probabilità di circa il 30% di una stretta da 75 punti base, rispetto al 4% stimato prima della pubblicazione dei rapporti sull’inflazione di venerdì scorso. I membri del board della Fed potrebbero però anche attenersi alla loro attuale strategia di aumentare i tassi con incrementi di mezzo punto percentuale a tempo indeterminato fino a quando non vedranno segni che l’inflazione stia definitivamente scendendo.
I mercati vedono un aumento complessivo di 200 o 150 punti nelle tre riunioni della Fed
“Il focus per i mercati resta sulle attese sull’aumento dei tassi da parte della Fed e sui crescenti timori di un atterraggio duro”, commenta Stephen Innes, managing partner di Spi Asset Management. “Ora il mercato vede un aumento complessivo da 200 punti nei prossimi tre meeting, inclusa la possibilità di un incremento da 75 punti questa settimana”, spiega l’esperto. “L’elemento di maggior incertezza per i mercati finanziari al momento è quanto e quanto velocemente la Fed dovrà aumentare i tassi per moderare l’inflazione”, aggiunge Innes. Secondo Marco Oprandi di Cirdian Capital invece il Federal Open Market Committee, sta mettendo in atto una politica aggressiva volta a contrastare bruscamente il rampante livello inflazionistico. “Per questo”, spiegano gli esperti, “riteniamo che la Fed annuncerà l’aumento dei tassi d’interesse di +50 punti base al meeting di domani e altrettanti 50 punti base al meeting di metà luglio”. Per Oprandi, inoltre, un ulteriore aumento dei tassi di 50 punti base anche per il mese di settembre sarebbe possibile, totalizzando così +150 punti base entro la fine dell’estate.
Fed falco: Powell aprirà a rialzi più consistenti in futuro
Guardando poi alla conferenza stampa del presidente della Fed, Jerome Powell, gli esperti di Pimco si aspettano che più risolutezza e un’apertura del vertice Fed a fare tutto il necessario per combattere l’inflazione rispetto alla riunione di maggio. “La nostra previsione di base”, spiega Allison Boxer Us Economist di Pimco, “è che la Fed aumenti i tassi di 50 punti questa settimana e cerchi di preparare il terreno per la possibilità di un rialzo di 75 punti base a luglio, ma, se il mercato prezza un rischio maggiore di 75 punti, pensiamo che questo darà alla Fed l’opportunità di essere più aggressiva mercoledì. Per Boxer il presidente Powell sfrutterà la conferenza stampa per lasciare intendere che rialzi più consistenti sono di nuovo sul tavolo e che non rallenteranno a settembre.
Fed alza il costo del denaro e quindi quello del debito: recessione in arrivo negli Usa?
Per dare una risposta a questa domanda, occorre partire dal quadro macroeconomico, che nel mese di maggio ha continuato a stabilizzarsi al ribasso, spiegano da Moneyfarm. Se si guarda il dato sul pil, questo è rimasto in terreno positivo nel corso dell’anno nonostante sia progressivamente sceso a causa della guerra in Ucraina, mentre l’inflazione ha continuato a salire. Nonostante i prezzi molto alti però, secondo gli analisti la domanda dei consumatori resterà abbastanza resiliente anche grazie anche ad un livello relativamente elevato di risparmi, destinati quindi ad una graduale riduzione.
“Stando ai numeri siamo dunque lontani dal pericolo della stagflazione (quando cioè la crescita economica diventa negativa)”, spiegano gli analisti di Moneyfarm i quali sottolineano però che il contesto economico attuale rappresenta comunque una sfida. Gli economisti stimano al 30% la probabilità di recessione per gli Stati Uniti, così come in Eurozona, dove il rischio principale resta il costo elevato di materie prime ed energia. Una nota positiva potrebbe arrivare dalla riapertura dei più importanti hub economici cinesi, che potrebbe far ripartire la catena di approvvigionamento globale e allentare gli attuali colli di bottiglia.