mercoledì, Giugno 29, 2022

Bce, Holzmann: picco dell’inflazione in autunno. Board al lavoro sullo scudo anti-spread……..

Per il capo economista Lane il rischio è duplice: prezzi alti e rallentamento economico. Più dettagli in merito al nuovo strumento anti-frammentazione nella riunione di luglio | IL VIDEO

da del 29/06/2022 13:40

di Rossella Savojardo

Con una riunione critica alle porte, gli occhi degli investitori continuano a concentrarsi sulle mosse della Banca Centrale Europea il cui board si è riunito oggi per la seconda e ultima giornata del Forum sulla politica monetaria di Sintra.

Lane: in vista inflazione alta e rallentamento economico                                                                        Ad esprimersi ancor prima della presidente, Christine Lagarde, è stato il Capo Economista della Bce, Philip Lane, che ai microfoni della Cnbc ha detto che il Comitato direttivo dovrà rimanere vigile nei prossimi mesi con la prospettiva di un’inflazione sempre più alta insieme al rischio di un rallentamento economico guidato dai consumatori.

“Con l’incertezza, dobbiamo gestire i due rischi”, ha detto Lane, “da un lato, potrebbero esserci forze che mantengono l’inflazione più alta del previsto più a lungo. D’altra parte, persiste il rischio di un rallentamento dell’economia, che ridurrebbe la pressione inflazionistica”.

Il Capo Economista ha così delineato in modo chiaro i prossimi obiettivi di breve termine: avere una visione chiara per i prossimi due incontri, insieme a un orientamento ad allontanarsi dai tassi molto bassi che Francoforte ha avuto per diversi anni. In questo contesto la dipendenza dal monitoraggio dei dati, mantenendo un regime di opzionalità nel rispondere alla crisi, sono altri due punti fondamentali. 

Holzmann: il picco dell’inflazione in autunno
L’aumento dei prezzi potrebbe raggiungere il suo massimo quest’autunno secondo il Governatore della Banca Austriaca e membro della Bce, Robert Holzmann. Premesso che “dovremo fare una valutazione sulla direzione dell’economia e dell’inflazione, esiste un ampio margine per aumenti dei tassi di 25 e 50 punti base verso qualsiasi tasso noi crediamo e consideriamo ragionevole”, ha commentato alla Cnbc. 

Le previsioni della Banca Centrale Europea al momento indicano un rallentamento degli aumenti dei prezzi al consumo da quest’anno al prossimo, con linflazione complessiva che passa dal 6,8% al 3,5% nel 2023. Tuttavia, c’è molta incertezza legata a queste stime con la guerra in Ucraina che si trascina, la crisi energetica che accelera e la carenza di approvvigionamento alimentare che spinge verso l’alto il costo della vita.

La Bce potrebbe annunciare il nuovo strumento anti-spread il 21 luglio
Ad aggiungersi al calderone anche le preoccupazioni in merito al rischio di frammentazione nella zona euro. Da quando Francoforte ha delineato le sue intenzioni di aumentare i tassi di interesse a luglio e a settembre, segnando un cambiamento nella sua politica, gli investitori si sono chiesti se le nazioni altamente indebitate, come l’Italia e la Grecia, si sarebbero messe nei guai con i loro costi di finanziamento. Così l’imminente strumento di frammentazione della Bce ha lo scopo di affrontare questi problemi, provando a placare i timori degli investitori.

Secondo quanto riferito da alcune fonti a Reuters la Bce annuncerà il nuovo strumento il prossimo 21 luglio in risposta all’impennata dei rendimenti dei titoli di Stato che ha colpito più duramente i Paesi ad elevato debitoIl board starebbe, dunque, preparando diverse opzioni, incluso quanti dettagli come portata e durata che dovrebbero essere resi pubblici. Secondo le fonti, l’annuncio di uno schema di grandi dimensioni potrebbe tranquillizzare gli investitori sull’impegno della Bce a combattere quella che ha definito la frammentazione finanziaria nella zona euro.

La mossa metterebbe, inoltre, la Banca Centrale al sicuro nel caso, probabile, in cui venga accusata di finanziare i Governi, perché dimostrerebbe che il suo intervento è contingente e non equivale a un assegno in bianco per gli Stati, hanno aggiunto le fonti. Tuttavia, quest’opzione potrebbe rivelarsi negativa se il volume venisse considerato troppo basso dal mercato, hanno osservato le fonti. Mantenere vago l’annuncio di luglio eviterebbe questo rischio, ma potrebbe lasciare troppe questioni senza risposta. 

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