Chiusura in calo per Piazza Affari (-2,99%) in una clima negativo in tutta Europa.
da del 05/07/2022 19:50
Sul sentiment degli operatori continuano a pesare i timori sull’inflazione e le paure di una possibile recessione in arrivo. Focus anche sul cambio euro/dollaro con la moneta unica scesa su livelli che non si vedevano da venti anni nei confronti del biglietto verde.
Sul fronte macro da segnalare che l‘indice Pmi composito dell’Eurozona, nella lettura finale di giugno, si e’ attestato a 52 punti dai 54,8 di maggio. Il dato e’ marginalmente superiore al preliminare e al consenso, a 51,9 punti.
L’indice finale relativo al settore dei servizi e’ invece sceso a 53 punti rispetto ai 56,1 del mese precedente, anche in questo caso leggermente superiore al preliminare e al consenso a 52,8 punti.
In Italia invece la lettura del Pmi servizi si e’ attestata a 51,6 punti rispetto ai 53,7 di maggio, marginalmente sopra le attese del consenso a 51,5 punti.
Negli Usa invece gli ordini alle imprese americane sono cresciuti dell‘1,6% a livello mensile a maggio, stracciando il consenso degli economisti che si aspettavano un incremento dello 0,2% m/m.
In Cina invece l‘indice Pmi Caixin servizi, un indicatore privato, e’ rimbalzato a giugno mentre le restrizioni contro il Covid-19 sono state allentate nella seconda economia piu’ grande del mondo. L’indice e’ salito a 54,5 punti a giugno dai 41,1 di maggio. Si tratta dell’espansione piu’ rapida registrata da luglio 2021.
Sul listino milanese domina il segno meno con poche eccezioni. Bene soprattutto Amplifon (+2,49%), Diasorin (+0,8%) e Terna (+0,19%).
Pesante invece Saipem (-2,84%). Oggi e’ terminata la negoziazione dei diritti dell’aumento di capitale da 2 mld euro.
In rosso anche le banche: Mediobanca -2,44%, Unicredit -2,84%, Intesa Sanpaolo -3,12%, Banco Bpm -4,57%, Bper -5,07%.
Forti vendite, tra le altre blue chip, su Generali Ass. (-5,68%), Eni (-5,79%), Tenaris (-8,25%) e Iveco (-7,63%) mentre nel resto del listino hanno brillato ePrice (+38,36%) e Txt e-Solutions (+4,52%).
L’indice finale relativo al settore dei servizi e’ invece sceso a 53 punti rispetto ai 56,1 del mese precedente, anche in questo caso leggermente superiore al preliminare e al consenso a 52,8 punti.
In Italia invece la lettura del Pmi servizi si e’ attestata a 51,6 punti rispetto ai 53,7 di maggio, marginalmente sopra le attese del consenso a 51,5 punti.
Negli Usa invece gli ordini alle imprese americane sono cresciuti dell’1,6% a livello mensile a maggio, stracciando il consenso degli economisti che si aspettavano un incremento dello 0,2% m/m.