Visco (Bankitalia): errato che Bce voglia rapida vendita Npl banche
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Nei piccoli istituti è più alto il rischio di intaccare i depositi. Per le crisi occorre un veicolo con soggetti pubblici.
«È sbagliata» la percezione, nei mercati e nella stampa, che la vigilanza europea sulle banche stia spingendo per una rapida dismissione dei crediti deteriorati (Npl) da parte delle banche. Lo ha detto il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco intervenendo a Fiesole (Firenze) al workshop sulla stabilità del sistema bancario nell’ambito del Convegno The State of the Union (lo Stato dell’Unione europea), secondo cui tale percezione «potrebbe essere fra i fattori che hanno innescato il significativo calo delle azioni delle banche dell’Eurozona e dell’Italia in particolare».
Esagerati timori dei mercati su Npl banche italiane
«Ci sono buone ragioni – ha spiegato – per sostenere che siano esagerate le preoccupazioni dei mercati sulla qualità degli asset delle banche italiane» che hanno un alto livello di garanzie sui crediti deteriorati (Npl) e una più che piena copertura attraverso garanzie reali e di altro tipo ha sottolineato il Governatore di Bankitalia.
Atlante ha limiti ma può sbloccare Npl
Anche se le risorse sono limitate, «un importante contributo alla soluzione del problema dei Npl – ha poi aggiunto Visco – dovrebbe venire anche dalle nuove misure per accelerare le procedure di recupero crediti appena annunciate dal Governo che accolgo con molto favore e su cui una valutazione approfondita del suo probabile impatto quantitativo e’ attualmente in corso». Durante il suo intervento ha poi aggiunto che iI Fondo Atlante dispone di risorse «in qualche misura limitate» ma «può aiutare a sbloccare il mercato dei crediti deteriorati (Npl), contribuendo fin da subito a una soluzione che comunque non potrà che richiedere tempo» ha detto il Governatore secondo cui «una riduzione di due anni nei tempi di recupero dei crediti potrebbe persino portare a dimezzare il livello delle sofferenze come quota sul totale»..
Se bail-in acutizza crisi va rivisto
«Uno strumento – il bail-in – studiato per ridurre l’impatto di una crisi non deve creare le premesse per renderne probabile un’altra: se è così, il suo design e/o il suo funzionamento devono essere ripensati» ha osservato Visco. Ricordando tuttavia che le conseguenze di uno squilibrio dei mercati «possono essere piuttosto gravi» e a volte occorre agire velocemente: «nel caso delle banche – ha precisato – questo richiede la possibilità di ricorrere a una rete di protezione pubblica e in un’Unione come la nostra, anche a una sovranazionale in presenza di rischi sistemici e di contagio» ha detto il Governatore.
Koenig politicamente scorretta su banche Italia
Elke Koening, presidente del Consiglio unico di risoluzione bancaria, ha fatto un’affermazione «politicamente molto scorretta» ha detto Visco, replicando alla manager tedesca che aveva ricordato come la Germania abbia aiutato le sue banche quando era concesso. «Gorbaciov una volta disse: chi arriva tardi viene punito dalla storia. Onestamente l’Italia ha attraversato la prima e seconda ondata della crisi senza interferire con le sue banche» aveva detto Koenig al Corriere della Sera la scorsa settimana.