da del 21/07/2022 16:44

di Emma Bonotti

Ecco le società che a Piazza Affari si sono distinte per performance nella seduta di giovedì 21 luglio, dal Ftse Mib allo Star e all’All Share all’Egm. I casi Tim, Leonardo, Prysmian, The Lifestyle Group e i bancari.

Il Ftse Mib ha terminato la seduta di giovedì 21 luglio in calo dello 0,70%. La politica monetaria restrittiva della Bce, che ha alzato tutti e tre i tassi di interesse di 50 punti base, non è riuscita a contrastare del tutto l’effetto del crollo del governo Draghi e del successivo allargamento dello spread Btp/Bund, a 237 punti base alla chiusura dei mercati. A causa dell’alto numero di titoli di stato che tengono in pancia, le banche hanno subito il colpo più duro, arrivando a perdere in media il 6% a metà seduta. Al termine delle negoziazioni Banco Bpm perdeva il 4,04%, Unicredit il 3,37%, Bper il 3,13%, Intesa il 2,77%, Fineco il 2,39%, Generali il 2,24% e Mediolanum l‘1,51%.

Tim crolla del 6,8% al minimo storico

Maglia nera per Poste Italiane (-4,88%), seguita da Telecom Italia (-4,55%) che nell’intraday ha toccato il minimo storico di 0,215 euro al ribasso del 6,8%. D‘altronde, la fine del governo Draghi rischia di avere ripercussioni sul dossier caldo della rete unica per cui a maggio  Tim, Open Fiber, Cdp Equity, Kkr e Macquarie avevano sottoscritto un protocollo di intesa non vincolante. Sotto la parità anche Leonardo (-3,92%), nonostante l’assegnazione del nuovo contratto dal valore di 71 milioni di euro per 4 anni con il Ministero della Difesa del Regno Unito. Il programma prevede lo sviluppo di un prototipo avanzato destinato ad attività dimostrative in volo, denominato Proteus. Controcorrente rispetto al listino DiaSorin (+4,70%), Amplifon (+2,96%) e Prysmian (+2,24%), che il 20 luglio ha accolto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, successivamente risultato positivo al Covid-19, nel nuovo stabilimento per la produzione di cavi sottomarini di Brayton Point a Somerset dove sorgeva una centrale a carbone.

Ribasso in doppia cifra per tre titoli dell’Egm

Chiude sotto la parità anche l‘Euronext Growth Milan a -0,39%. A pesare sul listino Ki Group (-15,79%), Fenix Entertainment (-13,48%) e Illa (-15,15%). Brilla invece The Lifestyle Group (+17,28%), hub internazionale per lo sviluppo di attività imprenditoriali dedicate al miglioramento della qualità della vita. Chiude al rialzo anche Clabo (+6,88%) grazie ai buoni risultati semestrali.

Lo Star chiude in positivo
Terminano sopra la parità le negoziazioni sullo Star (+0,80%). A trainare al rialzo il listino Aeffe (+6,37%), Alkemy (+4,44%) e Carel Industries (+5,81%). Controcorrente Landi Renzo, che chiude al ribasso del 3,01%. Infine, la medaglia d’oro sull‘All Share va a Brioschi (+9,73%), seguito dall’argento di Bastogi (+6,16) e dal bronzo di Aeffe, mentre Netweek (-7,14%), Saras (-5,97%) e Poste Italiane si collocano nelle ultime tre posizioni.