Sui bond prevale la volatilità. Le borse europee hanno proseguito positive anche dopo il dato sull’inflazione che nell‘Eurozona tocca un nuovo record all‘8,9% | Intesa mette in sicurezza la Russia e conferma il piano | I titoli migliori e peggiori della giornata
da del 29/07/2022 17:20
Le borse europee chiudono la settimana in rialzo (+1,51% Francoforte, +1,09% Londra, +1,72% Parigi). A dominare il sentiment del mercato sono gli utili societari, oltre ai dati maroeconomici. La migliore è quella di Milano (+2,16%) spinta principalmente da Eni e Enel che si posizionano in cima al listino dopo i conti trimestrali. Focus di giornata anche sui bancari, con Mediobanca e Intesa Sanpaolo al vaglio delle trimestrali. In generale si mantengono in rialzo di oltre un punto percentuale le blue chip, a eccezione di Leonardo che crolla di oltre il 7%.
Inflazione record
Nuova fiammata dei prezzi al consumo a luglio sia nell’area euro che in Italia. Secondo la lettura preliminare, l’inflazione dell‘Eurozona è salita dell‘8,9% su base annua, superando le attese del consenso degli economisti (+8,8%). Il dato è in accelerazione rispetto al +8,6% di giugno. Accelera a luglio anche la crescita dei prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”, che si porta a +9,1%, registrando un aumento che non si osservava da settembre 1984. Lo rileva l‘Istat, precisando che anche l’inflazione in Italia è rimasta alta (+7,9%).
Pil: in Europa delude solo la Germania
I dati sul prodotto interno lordo delle quattro maggiori economie dell‘Eurozona hanno nel complesso superato le attese degli economisti, con l‘eccezione della Germania, che però è riuscita comunque a evitare la contrazione temuta da diversi osservatori. In Francia, Spagna e Italia hanno infatti tutte superato le attese in termini di crescita del pil. Il prodotto interno lordo della Germania, nella stima preliminare del secondo trimestre, è rimasto invariato su base trimestrale ed è salito dell’1,4% su base annua. Il dato congiunturale è marginalmente inferiore a quanto atteso dal consenso degli economisti, a +0,4%.
Spread in calo
Sui rendimenti dei titoli di Stato dell‘Eurozona prevale il trend di elevata volatilità causato dall’alternarsi di timori sulla recessione e sull’inflazione. Il tasso di finanziamento del Bund è in calo allo 0,8%, mentre il pari scadenza italiano scende al 3,14%, con lo spread tra Btp e Bund a 232 punti. Nel valutario ancora debole l‘euro che scivola a 1,019 dollari.