Un operaio 58enne residente in provincia di Biella è morto dopo essere rimasto gravemente ferito mentre lavorava nello stabilimento Forsu Territorio e Risorse di Santhià, in Piemonte.
da del 8 AGOSTO 2022 17:32
A cura di Davide Falcioni
Un operaio di 58 anni residente in provincia di Biella è morto nel primo pomeriggio di oggi dopo essere rimasto gravemente ferito mentre lavorava nello stabilimento Forsu Territorio e Risorse di Santhià, di proprietà del gruppo Iren. L’uomo è rimasto schiacciato da un macchinario tritarifiuti adoperato all’interno dello stabilimento, specializzato nella produzione di compost a partire da scarti organici.
L’operaio era dipendente di una ditta esterna. Subito dopo
l’incidente è stato soccorso dai colleghi poi trasportato in eliambulanza al CTO di Torino, dove è morto a causa delle gravissime lesioni subite.
Sull’accaduto sono in corso le indagini da parte dei Carabinieri e degli ispettori Spresal dell’Asl di Vercelli. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco.
Nei primi 6 mesi dell’anno aumentano gli infortuni sul lavoro. In calo invece i morti
Due settimane fa l‘Inail ha diffuso i dati sugli infortuni sul lavoro denunciati nei primi sei mesi di quest’anno: secondo l’Istituto sono stati 382.288 (+43,3% rispetto allo stesso periodo del 2021), 463 dei quali con esito mortale (-13,9%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate che sono state 31.085 (+7,7%).
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Il calo rilevato tra i primi sei mesi del 2021 e del 2022 degli incidenti mortali è legato solo alla componente maschile, i cui casi denunciati sono passati da 487 a 408, mentre quella femminile sale da 51 a 55 casi. In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 463 a 378 decessi), in aumento quelle dei comunitari (da 17 a 25) e degli extracomunitari (da 58 a 60). Dall’esame per classi di età, da segnalare gli aumenti dei casi mortali tra i 25-44enni (da 109 a 136 casi) e i decrementi tra gli over 44 anni (da 407 a 305). Al 30 giugno di quest’anno risultano otto incidenti plurimi avvenuti nei primi sei mesi, per un totale di 18 morti, tutti stradali. Nel primo semestre 2021 gli incidenti plurimi erano stati nove, per un totale di 23 decessi, 15 dei quali stradali.
Inail: “+7,7%di denunce di malattia professionale”
Le denunce di malattia professionale accertate dall‘Inail nei primi sei mesi di quest’anno sono state 31.085, in aumento di 2.230 casi (+7,7%) rispetto allo stesso periodo del 2021 (10.748 casi in più, per un incremento percentuale del 52,8%, rispetto al pari periodo del 2020, e 1.490 casi in meno, con una riduzione del 4,6%, rispetto al periodo gennaio-giugno 2019). I dati rilevati al 30 giugno di ciascun anno mostrano un aumento per il primo semestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2021 nelle gestioni Industria e servizi (+7,6%, da 23.704 a 25.507 casi), Agricoltura (+8,6%, da 4.887 a 5.308) e Conto Stato (+2,3%, da 264 a 270). L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce nel Nord-Ovest (+16,2%), nelle Isole (+11,9%), nel Sud (+10,0%), nel Centro (+5,9%) e nel Nord-Est (+2,9%). In ottica di genere si rilevano 2.016 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 21.038 a 23.054 (+9,6%), e 214 in più per le lavoratrici, da 7.817 a 8.031 (+2,7%).