Domani il delisting delle azioni da Piazza Affari. La holding degli Agnelli-Elkann si trasferisce sul mercato olandese, dove oggi le azioni hanno chiuso con un guadagno del 5,5%.
da del 26/09/2022 18:25
di Francesco Bertolino
Exor dice addio a Borsa Italiana con un rialzo dello 0,7% a 62,1 euro e vola ad Amsterdam. Oggi, 26 settembre, è stato l’ultimo giorno di quotazione della holding degli Agnelli-Elkann a Piazza Affari. Il 27 settembre, infatti, sarà efficace il delisting da Milano delle azioni della cassaforte che ha in portafoglio partecipazioni in Ferrari, Stellantis, Cnh Industrial e Iveco. A partire da domani, dunque, Exor sarà scambiata soltanto sul mercato olandese, dove il titolo ha oggi chiuso con un guadagno del 5,5%.
Le ragioni del delisting
Lo scorso 29 luglio, il cda della holding guidata da John Elkann ha approvato lo spostamento della quotazione delle azioni della società a Euronext Amsterdam, con conseguente delisting dalla borsa di Milano dove la società era scambiata dal 1968. Il passaggio, secondo la società, permetterà di allineare il listino di quotazione con la struttura legale della holding che dal 2016 ha sede in Olanda così come tutte le aziende della galassia Exor. L’assetto organizzativo ne risulterà semplificato, in quanto la società guidata da John Elkann sarà soggetta alla vigilanza di un solo ente regolatore nazionale: la Ducth Authority for the Financial Markets (Afm). Cesserà invece la supervisione di Exor da parte dell’autorità di mercato italiana, la Consob.
Cosa cambia per gli investitori
Dal punto di vista degli investitori nei titoli Exor, il passaggio è sostanzialmente indifferente, anche per quanto riguarda gli aspetti fiscali. Sotto il profilo simbolico, però, l’uscita da Piazza Affari dopo oltre 50 anni rappresenta un passaggio significativo, che segna l’addio finanziario definitivo della holding degli Agnelli-Elkann all’Italia. La borsa di Milano perde così il suo 13esimo titolo per capitalizzazione (16 miliardi). Oltre che a ragioni burocratiche, peraltro, il trasferimento ad Amsterdam potrebbe rispondere al tentativo di migliorare i corsi azionari di Exor, che soffre da tempo di un rilevante sconto rispetto al Nav. Sulla piazza olandese sono quotati diversi colossi industriali europei quali Shell, Adyen, Philips, Asml Holding, Unilever e Prosus. La vetrina di Amsterdam potrebbe perciò offrire alla cassaforte Agnelli-Elkann una migliore esposizione internazionale, maggiore liquidità e magari l’inclusione nei principali indici azionari europei replicati dai grandi fondi passivi.