In rosso le Borse Europee su cui pesa la questione Nord Stream. Btp decennale oltre il 4,7%. A Milano Tim ha goduto ancora del rally post voto. Mps è riuscita a far prezzo. Prosegue in rialzo Wall Street| Attacco alla sterlina: lo spread Gilt/Bund sale ai massimi dal 1991 | Gas, allarme su tre perdite nel Nord Stream. La Germania non esclude il sabotaggio. La dinamica dei fatti | CASO DI BORSA: sprint di Saipem (+3,82%) grazie a contratti da un miliardo.
da del 27/09/2022 18:16
di Rossella Savojardo
Seduta volatile per le borse europee che hanno cambiato più volte direzione nel corso della seduta. Il Ftse Mib ha chiuso la giornata segnando un calo dell‘1,16% sotto i 21 mila punti (a 20.961). Sulla stessa scia anche il Dax di Francoforte è in calo dello 0,97%, mentre il Cac 40 di Parigi segna -0,55% e il Ftse 100 -0,27%.
Il rendimento del Btp decennale al termine della seduta delle borse europee registrava un rialzo al 4,7%, seguito anche dalle scadenza più corte con il Btp a due anni al 3,28% e quello a cinque anni al 4,02%. Lo spread resta sopra i 250 punti (a 252) dopo aver toccato un picco del 254 punti.
A Milano denaro su Nexi (+2,69%) nel giorno del Capital Markets Day del gruppo. Bene anche Tim (+3,41%) che ha proseguito il rally post elezioni. Bene anche Saipem (+3,82%) che si è aggiudicata due nuovi contratti in Costa d’Avorio per un valore complessivo di circa 1 miliardo di euro. I contratti sono stati assegnati da Eni Costa D’Avorio per il progetto Baleine Phase 1, per lo sviluppo dell’omonimo giacimento di olio e gas nell’offshore della Costa d’Avorio situato a 1.200 metri di profondità.
Tra le altre blue chip da segnalare Amplifon (+3,86%) e Recordati (+1,39%) mentre hanno registrato pesanti ribassi Enel (-5,4%), Hera (-5,31%), Italgas(-3,04%), Snam (-3,92%) e Terna (-5,49%).
In rosso le banche: Banco Bpm (-1,73%), Bper (-2,19%), Mediobanca (-1,85%), Intesa Sanpaolo (-2,33%) e Unicredit (-2,1%). È riuscita a fare prezzo infine Banca Mps (-1,8%).
Ore 16:21 Fughe di gas nel Nord Stream. Il prezzo del gas risale
Le borse europee flettono anche in scia alle notizie delle tre fughe di gas delle linee del Nord Stream 1 e 2 identificate dalla Svezia e dalla Danimarca. Finora non è nota la causa delle perdite di gas, ma secondo gli esperti avranno un impatto limitato sul mercato dell’energia europeo. La Germania e il Cremlino dal canto loro non escludono un sabotaggio. La Commissione Ue ha preciso però che è ancora prematuro speculare sulla causa delle fughe. La notizia ha spinto il prezzo del gas che è tornato a 183 euro al megawattora (+5,27%).
Ore 15:30 Borse europee girano in rosso. Wall Street apre positiva
Apertura positiva per la piazza oltreoceano che a inizio seduta registra il segno più su tutte e tre i suoi listini. Nonostante il progresso di Wall Street, le borse europee virano al ribasso a più di un’ora dalla chiusura si seduta: -0,58% Il Ftse Mib a 21.085 punti, -0,24% Francoforte, -0,06% Londra, mentre Parigi resta sulla parità. Intanto il rendimento del Btp decennale italiano continua a correre e tocca un nuovo record al 4,7%, con lo spread di nuovo sulla soglia dei 252 punti.
Ore 13:16 A Milano prosegue l’andamento volatile di Banca Mps
Il titolo ha iniziato gli scambi in tardi mattinata e, dopo essere arrivato a perdere oltre il 20%, ora sta recuperando registrando un calo di circa il 6,29%. La banca ha proceduto al raggruppamento delle azioni ordinarie nel rapporto di 1 nuova ogni 100 esistenti. Inoltre, Borsa Italiana ha deciso che dal 27 settembre e fino a successivo provvedimento sulle azioni ordinarie Banca Mps, non sarà consentita l’immissione di ordini senza limite di prezzo. La ricapitalizzazione da 2,5 miliardi di euro dovrebbe partire il 10 ottobre. In calo anche le altre banche: Banco Bpm -0,76%, Bper -0,48, Intesa Sanpaolo –0,96%, Mediobanca -0,53%, Unicredit +0,18%.
Ore 12:45 Il Ftse Mib risale sopra la parità e lo spread torna sotto 250
La volatilità domina la seconda seduta della settimana. A Milano il Ftse Mib è tornato positivo e sale dello 0,18% con lo spread Btp-Bund che è di nuovo sceso sotto quota 250 a 247 punti, comunque in rialzo rispetto ai 242 della chiusura di lunedì 26 settembre. Il rendimento del decennale è al 4,53%, quello del Bud di pari scadenza del 2,08%.
Il 27 settembre il ministero del Tesoro ha intanto dato il via alla tornata d‘aste di fine mese, le prime post voto. In particolare, il Mef ha collato la settima tranche del Btp short term (con scadenza a maggio 2024) su cui sono stati piazzati titoli per un ammontare pari a 2,5 miliardi e le richieste sono state pari a oltre 4,25 miliardi. Il rendimento lordo complessivo di questa obbligazione è stato fissato al 3,271%.
Il Mef ha collato anche l’ottava tranche del Btp indicizzato all’inflazione con scadenza maggio 2033, emettendo titoli per un ammontare pari a 1,15 miliardi, ottenendo richieste per oltre 1,63 miliardi di euro. Il rendimento lordo del Btp in questione è salito al 2,45%
Nel corso della mattina del 27 settembre, inoltre, la Bce ha comunicato che la massa monetaria M3 dei Paesi dell’Eurozona ha registrato ad agosto un incremento del 6,1% su base annuale, al di sopra del consenso degli economisti (+5,5%). Francoforte ha aggiunto che i prestiti alle famiglie sono cresciuti del 4,5% su base annua, in linea al dato di luglio. Infine, i prestiti alle imprese sono cresciuti a un ritmo dell‘8,7% a/a rispetto al +7,6% del mese precedente.
Ore 10:50 Il Ftse Mib vira al ribasso. Spread a 253 punti
A Milano il Ftse Mib vira al ribasso (-0,30%), registrando la peggior performance dell’intero blocco europeo che invece viaggia in rialzo. I rendimenti dei titoli di Stato dell’Eurozona continuano a salire, con gli investitori che vendono i bond in vista dell’aumento delle emissioni di debito nel Regno Unito e per via della cautela sul prossimo Governo italiano. “Come se i mercati obbligazionari non avessero già abbastanza problemi da affrontare, le turbolenze del Regno Unito continuano a pesare”, affermano Christoph Rieger e Michael Leister di Commerzbank. Il rendimento del Btp decennale continua a correre oltre il 4,6%, mentre il pari scadenza tedesca resta sulla soglia del 2%. Lo spread si avvicina alla soglia del 253 punti.
Ore 10:15 Lo spread Btp-Bund supera quota 250
Mentre le Borse europee proseguono positive, a poco più di un’ora dall’apertura il differenziale Btp-Bund che aveva aperto in rialzo a 248, dai 242 punti della chiusura di ieri, si amplia ulteriormente toccando i 254 punti base. Il Btp decennale ha raggiunto un rendimento del 4,65%, 13 punti base in più rispetto a ieri, e l’omologo Bund tedesco è al 2,11%, due punti base in più.
Ore 09:00 Le borse aprono positive. Spread a 248 punti
Le borse europee aprono in rialzo la seconda seduta di settimana (+0,62% Milano, +0,72% Francoforte, +0,16% Parigi, +0,48% Londra) nonostante il sentiment di fondo sull’azionario resti fragile, con gli investitori che guardano con attenzione al rallentamento dell’economia, che potrebbe essere aggravato dal restringimento monetario in atto.
S&P Global si è espressa in particolar modo sull’Italia sottolineando che il nuovo governo italiano entra in carica in un momento difficile per l’economia italiana ed europea ma che nella transizione al nuovo governo non vede rischi fiscali. Gli analisti dell’agenzia di rating si aspettano che il governo finalizzi la legge di bilancio del prossimo anno entro fine ottobre per poi essere pronto a proporla al Parlamento a novembre. In rialzo intanto il rendimento del decennale italiano che sale al 4,6%, mentre lo spread apre a 248 punti.
Guardando all’azionario in giornata focus su Nexi (+6,75% a 8,84 euro) nel giorno del Capital Markets Day del gruppo. Per il periodo 2021-2025 Nexi prevede un tasso composto medio annuo di crescita intorno al 9% per i ricavi netti e intorno al 14% per l’ebitda. L‘utile per azione normalizzato è visto salire a un Cagr del 20%.
Apre in rialzo anche Tim (+3,44% a 0,19 euro) dopo che ad inizio settimana il titolo ha registrato un rally (+26%) spinto anche dalle speculazioni su una possibile offerta indirizzata dal nuovo governo favorevole alla rete unica a proprietà pubblica sulla società. Focus post voto anche su Banca Mps (che non apre le contrattazioni), l’aumento di capitale di della banca senese sarà infatti la prima, delicata partita finanziaria a svolgersi dopo le elezioni politiche italiane. Nella prima seduta di settimana le azioni di Mps non sono riuscite a far prezzo nel primo giorno del raggruppamento nel rapporto di 1 a 100.
In leggero rialzo Webuild (+0,38%), secondo quanto riferito da MF-Milano Finanza la società starebbe rallentando sulla costruzione del ponte sospeso sul Danubio, la seconda opera più lunga d’Europa di questo tipo. Webuild, in qualità di capogruppo (60%) della joint venture, avrebbe chiesto al Ministero dei Trasporti rumeno un rinvio di circa 3 anni per il completamento dei lavori.
In fondo al listini si posizionano in apertura di seduta le utility: Enel (-2,57%), Terna (-1,29%), Snam (-0,45%) e Italgas (-0,40%).
Ore 08:32 Le borse guardano ai discorsi dei banchieri centrali
Per quanto riguarda comunque l’intero Vecchio continente sarà una giornata densa di appuntamenti macroeconomici a partire dalla la pubblicazione del World Oil Outlook dell’Opec, a cui seguiranno una serie di discorsi di membri della Banca Centrale Europea: alle 12:50 è atteso il discorso del membro del Consiglio direttivo Mario Centeno, a seguire alle 13:00 è atteso il discorso del Governatore della Banca Centrale Francese Francois Villeroy de Galhau, alle 13:30 sarà poi l’ora della Presidente del board di Francoforte Christine Lagarde, dopo che il 26 settembre ha già ribadito la volontà di continuare ad alzare i tassi e la possibilità di attivarsi sugli spread dell’Eurozona. Guardando poi oltre oceano alle 13:30 è atteso il discorso del Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
Ore 08:30 Borse europee attese sopra la parità. Piazza Affari osservata speciale post voto
Attesa una partenza sopra la parità per le borse europee. A partire in positivo insieme agli altri listini del Vecchio continente sarà anche Milano l’indomani dell’esito del voto delle elezioni politiche che hanno visto il partito FdI di Giorgia Meloni assicurarsi una schiacciante vittoria, ottenendo la maggioranza assoluta sia alla Camera che al Senato.
L’esito delle elezioni politiche in Italia ha rispecchiato le attese del mercato, che al momento guarda alla possibile stabilità del prossimo esecutivo, data la maggioranza ottenuta alle urne dal centrodestra. Il sentiment di fondo sull’azionario resta comunque condizionato dai timori di una recessione nei Paesi occidentali. Il mercato continua a temere che un inasprimento monetario più deciso delle attese per combattere l’inflazione possa frenare l’economia.
Nella tarda serata di lunedì 26 settembre, secondo quado riportato dall‘Ansa ci sarebbe stata una chiamata tra Giorgia Meloni e l’attuale Ministro del Consiglio, Mario Draghi, durante la quale avrebbero discusso delle prossime scadenze in materia economica, in relazione soprattutto alla prossima manovra che il nuovo governo dovrà preparare, l’attesa adesso sarà tutta per la Nadef.
In questo quadro i rendimenti dei titoli di Stato restano sotto pressione, il Btp decennale che si mantiene intorno al 4,5%. Dopo il tracollo del 26 settembre osservata speciale sarà anche la sterlina con la BoE che resta alla finestra per comprendere di quanto dovrà alzare i tassi di interesse alla prossima riunione.