Mercati azionari più calmi grazie alla stabilizzazione dei rendimenti obbligazionari. Il tasso sul Btp 10 anni è al 4,5%, in attesa del verdetto di Moody’s sull’Italia. Spread in calo a 238 punti. A Piazza Affari bene Prysmian e Tim. In ribasso invece Leonardo | Moody’s avverte l’Italia su 5 punti dopo le elezioni. Venerdì 30 il giudizio dell’agenzia di rating. Che cosa può accadere ora | Germania, manovra da 200 miliardi per sostenere famiglie e imprese contro il caro-energia | IL VIDEO | CASO DI BORSA Gibus festeggia m&a in Germania.
da del 30/09/2022 18:10
di Francesca Gerosa e Rossella Savojardo
Chiusura di settimana in rialzo per le borse europee che accelerano a fine giornata segnando un progresso di oltre un punto percentuale: il Ftse Mib chiude a 20.640 punti (+1,41%), il Dax cresce dell‘1,11%, il Cac 40 dell‘1,51% e il Ftse 100 dello 0,27%. Restano in calo i rendimenti, con il Btp a 10 anni al 4,4% dal 4,6% della vigilia e il Bund decennale tedesco al 2,07%. Lo spread Btp/Bund scende a 241 punti, anche dopo le parole del governatore della Banca d’Italia e membro del board Bce, Ignazio Visco, che ha detto: “un rialzo dei tassi troppo rapido aumenta i rischi di recessione”. Il dilemma su come agire “è dovuto all’inflazione che sale mentre le condizione dell’economia peggiora”.
A Piazza Affari in rally Banca Generali (+19,12%) e Mediobanca (+5,89%). Secondo quanto scrive Bloomberg Generali Assicurazioni (+1,26%) sta valutando un accordo con la società di investimento statunitense Guggenheim Partners per rafforzare la propria attività di asset management. Il Leone di Trieste avrebbe tenuto colloqui informali su opzioni che vanno dall‘acquisizione completa dell‘attività di gestione patrimoniale di Guggenheim a una partnership o investimento strategico. Secondo quanto riportato, Generali ha preso in considerazione la possibilità di vendere Banca Generali a Mediobanca tra le opzioni per finanziare un potenziale accordo. Non sarebbero ancora in corso trattative, hanno aggiunto le fonti. I portavoce di Generali e Mediobanca non hanno commentato.
Bene anche Prysmian (+4,63%), Saipem (+5,11%), Tim (+4,22%). In luce pure Unicredit (+2,63%) e Intesa Sanpaolo (+2,89%), mentre ha perso terreno Banca Mps (-7,37%).
In rosso pure Leonardo (-1,73%), Snam (-1,17%) e Terna (-0,32%).
In rally le azioni Mfe – titolo di classe A +4,93% e titoli di classe B +9,29% – dopo i recenti cali. Su Egm in ascesa anche oggi la neo matricola Franchetti (+20,63%).
15:30 Wall Street apre debole. In rialzo le borse europee
Le borse europee procedono in rialzo (0,5% il Ftse Mib, +0,63% il Cac, +0,4% il Dax) a eccezione di Londra che scivola dello 0,36%. Il Vecchio continente sembra non farsi influenzare dalla partenza fiacca di Wall Street. Il Dow Jones prosegue adesso in calo dello 0,05%, mentre l‘S&P e il Nasdaq salgono dello 0,1% e dello 0,28%. I listini Usa guardando alle parole del vicepresidente della Federal Reserve, Lael Brainard, che ha sottolineato la necessità di ridurre l’inflazione, dicendo che la banca centrale è “impegnata a evitare di ritirarsi prematuramente” da una politica monetaria restrittiva. Su Wall Street pesano gli ultimi dati macroeconomici sui prezzi al consumo (+6,2% ad agosto).
Restano in calo i rendimenti da entrambe le sponde dell’Atlantico: il Tresury decennale è sceso dalla soglia del 4% ed è al 3,6%, il Btp a 10 anni italiano al 4,4% dal 4,6% della vigilia, in calo anche il Bund decennale tedesco al 2,07%, mentre lo spread Btp/Bund scende a 241 punti.
Ore 14:40 Putin annette quattro regioni ucraine. Le borse procedono in rialzo.
Vladimir Putin non spaventa i mercati azionari europei che restano quasi tutti in rialzo al giro di boa, anche se sotto i massimi di giornata (+0,22% il Dax, +0,56% il Cac40, -0,01% il Ftse100 e +0,78% a 20.510 punti il Ftse Mib) come i futures di Wall Street (+0,08% quello sul Dow Jones e +0,23% quello sull’S&P500) dopo una settimana all’insegna della volatilità, con i mercati più calmi grazie alla stabilizzazione dei rendimenti obbligazionari (quello del Btp 10 anni scende al 4,51% con lo spread Btp/Bund anch’esso in flessione a quota 241 punti base in attesa del verdetto di Moody’s sull’Italia). Secondo gli analisti le contrattazioni odierne sono influenzate dal ribilanciamento dei portafogli degli investitori in vista della chiusura del terzo trimestre e del mese.
“Il popolo ha fatto la sua scelta”, ha detto il presidente russo nella sala di San Giorgio al Cremlino, a Mosca, a proposito dell’annessione di quattro regioni ucraine: le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, le regioni di Kherson e Zaporizhia, parzialmente controllate dall‘esercito russo. Putin ha parlato di “volontà di milioni di persone” e di “scelta di valore”.
Faro poi sui dati macroeconomici Usa. Le spese personali per consumi negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,4% a livello mensile ad agosto, battendo il consenso degli economisti che si aspettavano un incremento dello 0,2% mese su mese. Inoltre, il dato di luglio è stato rivisto da +0,1% a -0,2% mese su mese. Inoltre, i redditi personali sono saliti dello 0,3% mese su mese ad agosto, in linea alle attese, e i redditi di luglio sono stati rivisti da +0,2 a +0,3% mese su mese.
13:45 Stoltenberg (Nato) parlerà dopo Putin, l’Europa riduce i guadagni.
Le borse europee limano i guadagni (+0,18% il Dax, +0,33% il Cac40, +0,05% il Ftse100 e +0,39% a 20.431 punti il Ftse Mib alle 13:50), mentre sale la tensione geopolitica. I futures di Wall Street si portano a ridosso della parità (+0,08% quello sul Dow Jones e +0,20% quello sull’S&P500) con il dollaro che torna a schiacciare l’euro (vale 0,9742, -0,73%). Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, farà oggi una conferenza stampa dopo la proclamazione dell’annessione russa delle aree dell’Ucraina orientale e meridionale che sono andate a referendum nei giorni scorsi.
La conferenza stampa è prevista attorno alle 18:00, mentre il discorso del presidente russo, Vladimir Putin, è previsto alle 14:00 ora italiana. Ieri, 29 settembre, Stoltenberg ha chiarito che qualunque attacco deliberato contro le infrastrutture dei Paesi alleati sarà accolto con una risposta determinata, dopo quelli che ha definito atti di “sabotaggio” sui gasdotti Nord Stream 1 e 2. Di riflesso, l‘Italia ha rafforzato la sorveglianza navale sui gasdotti per i timori di sabotaggi. Tra le materie prime sale solo l’oro (+0,18% a 1.671 dollari l’oncia), considerato bene rifugio. Scivola del 4% a 195,5 euro a MWh il gas.
Ore 11:30 L’Europa resta positiva, meno pressione sui titoli di Stato.
Il sentiment dei mercati europei resta positivo (+0,87% il Dax, +0,67% il Cac40, +0,56% il Ftse100 e +1,16% a 20.588 punti il Ftse Mib alle 11:30) anche se l’indice dei prezzi al consumo nell’area euro a settembre, secondo la lettura preliminare, è salito del 10% su base annua, battendo il consenso degli economisti a +9,6%. Il dato è in accelerazione rispetto all’incremento del 9,1% di agosto, rappresenta un nuovo record per l‘Eurozona e si prevede un ulteriore aumento nei prossimi mesi a causa dell’incremento dei prezzi dell’energia.
Anche in Italia l’inflazione è volata a settembre. L’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,3% su base mensile e dell’8,9% su base annua (da +8,4% del mese precedente). Per il carrello della spesa la crescita dei prezzi, su base annua, è stata dell‘11,1%, ai massimi da luglio 1983 (quando registrarono una variazione tendenziale del +12,2%).
“Gli investitori hanno spinto la maggior parte dei listini al rialzo con acquisti correttivi dopo un altro minimo annuale registrato nella sessione di ieri, mentre hanno applaudito i dati macro positivi da Regno Unito, Francia e Germania. L’umore generale del trading rimane fortemente risk-off questa settimana, poiché le ragioni per rimanere long diventano più difficili da trovare per i gestori patrimoniali e gli indici azionari continuano a negoziare all’interno del loro canale ribassista nonostante l’azione rialzista dei prezzi di oggi”, ha sottolineato Pierre Veyret, analista tecnico di ActivTrades.
Si allenta leggermente la pressione sui rendimenti dei titoli di Stato dell‘Eurozona che, dopo essere stati influenzati dal sell-off dei titoli di Stato inglesi, proseguono in calo. Il rendimento del Btp decennale scende al 4,56%, mentre il pari scadenza tedesco scende al 2,1130%, portando lo spread tra Btp e Bund a quota 246 punti base.
Ore 10:15 Il Ftse Mib accelera al rialzo, sterlina ed euro recuperano terreno.
Le borse europee accelerano al rialzo (+1,21% il Dax, +1,24% il Cac40, +1,03% il Ftse100, +1,50% a 20.657 punti il Ftse Mib alle 10:15) in scia ai futures di Wall Street positivi (+0,76% quello sul Dow Jones e +0,92% sull’S&P500). Mentre la sterlina e l’euro (cross con il dollaro a 0,9848, +0,34%) recuperano terreno, spinti dalle mosse di Bank of England per calmare i mercati e dai segnali da flaco della Bce. La divisa britannica si avvia a chiudere la migliore settimana da due anni e mezzo nei confronti del dollaro (cross a 1,1172, +0,51%) con la Bank of England che ieri, 29 settembre, per il secondo giorno ha acquistato gilt (rendimento del 10 anni in calo al 4,07%). L’inflazione a doppia cifra fotografata in Germania (al 10% a settembre) a sua volta sostiene l’approccio aggressivo della Bce per combattere l’impennata dei prezzi nella zona euro. I mercati prezzano pienamente un altro aumento dei tassi da 75 punti base al meeting di ottobre.
Sul listino milanese guadagnano oltre due punti percentuali Banca Generali, Cnh Industrail, Eni, Generali, Intesa Sanpaolo, Iveco, Mediobanca, Pirelli, Saipem, Tenaris e Unicredit. Ma la performamce migliore la segna Tim con un progresso del 3,12%. Unica nota stonata STM (-0,39%).
Ore 09:05 Europa positiva. Ftse Mib il migliore, non teme il rating di Moody’s sull’Italia in arrivo stasera.
Avvio in rialzo per i mercati azionari europei, tranne che per Londra (+0,66% il Dax, +0,49% il Cac40, -0,01% il Ftse100 e +0,75% a 20.508 punti il Ftse Mib, il migliore in attesa del giudizio di Moody’s sull’Italia alle 9:05).
Positivi anche i futures di Wall Street (+0,20% quello sul Dow Jones e +0,42% quello sull’S&P500). “L’autunno è iniziato nel peggiore dei modi per i mercati che nell’ultima settimana stanno mettendo a segno perdite ben superiori al 5%, con il picco, purtroppo dell‘indice Ftse Mib che lascia sul terreno oltre il 7% portando il rosso da inizio anno a -26%”, ha commentato Fabrizio Barini di Integrae sim. Lo spread Btp/Bund scende a quota 241 punti base in attesa del giudizio di Moody’s sull’Italia. Sul listino milanese si mettono in evidenza con guadagni superiori a un punto percentuale Banco Bpm, Unicredit, Generali, Mediobanca, Prysmian, Leonardo, Tenaris, Tim e Terna.
Tutto questo s’inserisce in un quadro già abbastanza cupo per i consumatori dell’Eurozona, l’area più esposta agli effetti della guerra in Ucraina. Secondo le stime del sito Facile.it, ha ricordato Barini, “a partire da ottobre la bolletta del gas per i clienti del mercato tutelato in Italia potrebbe aumentare fino al 120% arrivando a sfiorare, per la famiglia tipo, i 317 euro al mese. Il nuovo Governo dovrà, quindi, affrontare questa situazione con aiuti ben superiori all’ultimo decreto Draghi che stanziava poco più di 10 miliardi di euro“.
Un tetto al prezzo del gas non è nell’agenda della riunione dei ministri dell’Energia. Ma non è previsto che durante la riunione dei ministri dell’Energia di oggi, 30 settembre, i Paesi dell’Ue raggiungano un accordo sull’introduzione di un tetto massimo per i prezzi del gas all’ingrosso (+1,10% a 205,9 euro a MWh), come voleva l’Italia. “Il tetto al gas non è sul tavolo oggi. Tutto è possibile, ma mi aspetto che sia il prossimo punto all’ordine del giorno”, ha affermato il Ministro dell’Industria ceco, Jozef Sikela, prima della riunione. I Paesi sono ancora divisi sulla questione. Ad esempio, l‘Estonia sostiene il tetto al prezzo del gas russo, ma non dell’intero import di gas “perché penso che la disponibilità del gas e la sicurezza delle forniture sia più importante del prezzo. Il prezzo può essere compensato con benefit ma serve avere il gas per l’inverno”, ha detto la Ministra Estone degli Affari economici e delle Infrastrutture, Riina Sikkut.
Ore 08:15 Europa attesa in frazionale rialzo. Non sono previste sorprese da Moody’s sull’Italia
Borse europee attese in leggero rialzo in avvio di seduta (+0,21% il future sull’Eurostoxx50 alle 08:15) con le borse asiatiche sotto pressione dopo che ieri, 29 settembre, l’indice S&P500 di Wall Street è sceso sui minimi degli ultimi venti mesi. A due velocità i futures sul listino Usa: Dow Jones (-0,12%) e S&P500 (+0,04%). Si profila, per il benchmark della Borsa degli Stati Uniti, una settimana in ribasso, il bilancio provvisorio di cinque giorni è -3%. In caso di bilancio negativo, sarebbe la settima settimana consecutiva con il segno meno, la sequenza più lunga dal 2015, ha segnalato Websim.
Dati macro contrastanti dalla Cina
Nella notte sono usciti alcuni dati sull’attività economica in Cina. L’indice Pmi manifatturiero dell‘Ufficio Nazionale di Statistica di Pechino è salito a settembre inaspettatamente oltre la soglia che separa la contrazione dall’espansione a 50,1 da 49,4 di agosto. La stima del consenso era 49,6. Invece, è risultato marginalmente sotto le aspettative l‘indice Pmi manifatturiero elaborato da Caixin che si è attestato a 48,1 da 49,5.
Pil Uk rivisto al rialzo
Invece, a sorpresa il prodotto interno lordo del Regno Unito è aumentato dello 0,2% nel secondo trimestre, secondo la stima rivista dell‘ufficio nazionale di statistica, da una prima stima di una contrazione stimata dello 0,1%. Alle 9:55 è atteso il tasso di disoccupazione a settembre in Germania (precedente: 5,5%; consenso: 5,6%), alle 10:00 il tasso di disoccupazione ad agosto in Italia (precedente: 7,9%; consenso: 7,9%), alle 11:00 l’inflazione a settembre preliminare sempre dell‘Italia (precedente: +0,8% mese su mese, +8,4% anno su anno; previsione: +0,2% mese su mese, +8,8% anno su anno). Alla stessa ora quella dell‘Eurozona (precedente: +9,1% anno su anno; consenso: +9,6% anno su anno) e il tasso di disoccupazione ad agosto (precedente: 6,6%; consenso: 6,6%).
Invece, alle 14:30 toccherà alla spesa per consumi ad agosto negli Stati Uniti (precedente: +0,1% mese su mese; consenso: +0,2% mese su mese), al deflatore ad agosto (precedente: +6,3% anno su anno; previsione: +6% anno su anno), ai redditi delle famiglie ad agosto (precedente: +0,2% mese su mese; consenso: +0,3% mese su mese). Successivamente, alle 15:45, all’indice Namp Chicago a settembre (precedente: 52,2 punti) per chiudere alle 16:00 con l‘indice sulla fiducia dell’università del Michigan a settembre finale (preliminare: 59,5 punti; consenso: 59,5 punti).
Mary Daly (Fed) mette in guardia da una dura recessione
Una Fed aggressiva, i rendimenti dei Treasury Usa a 10 anni in aumento al 3,772% e un peggioramento delle prospettive economiche hanno messo la maggior parte delle valute sulla buona strada per profondi ribassi a settembre. Mary Daly della Fed di San Francisco ha detto che la stretta monetaria in corso dovrebbe badare anche agli effetti collaterali: la lotta all’inflazione non deve provocare una dura recessione.
Non sono attese sorprese da Moody’s sull’Italia
Il rendimento del Btp scende leggermente al 4,645% (spread Btp/Bund a 247 punti base) in attesa, a mercato chiuso, del giudizio di Moody’s sull‘Italia. Attualmente il rating è Baa3 con un outlook negativo. Sarà il primo test con le agenzie di rating dopo le elezioni politiche di domenica che hanno decretato una netta vittoria del centrodestra. Non sono comunque attese sorprese. All’indomani del voto, Moody’s ha detto che il risultato elettorale riduce l’incertezza politica, ma restano poco chiare le scelte della coalizione vincitrice.
I cambi si stabilizzano
Il cambio euro/dollaro è stabile a 0,9813 e il dollaro/yen a 144,50 (+0,09%). Mentre è svanito l’effetto dell’intervento della BoE sia sui gilt (il rendimento sale al 4,256%) sia sulla sterlina (sterlina/dollaro a 1,11, +0,01%). La premier britannica, Liz Truss, tiene una riunione d’emergenza con il numero uno dell’organismo indipendente di controllo fiscale (Office for Budget Responsibility, Obr), Richard Hughes, alla luce del malcontento per il suo piano fiscale.
Focus sul meeting dei ministri dell’Energia Ue
Il prezzo del petrolio è piatto e quello dell‘oro dello 0,29% nel giorno del meeting dei ministri dell‘Energia Ue, che dovrebbero annunciare l’accordo su un pacchetto di misure d’emergenza tra cui l’imposta sugli extra profitti delle società energetiche e il taglio della domanda di elettricità. Ieri il premier uscente, Mario Draghi, ha chiesto che l’Europa sia unita contro la crisi energetica, anche Giorgia Meloni ha auspicato una risposta comune dell‘Ue. Per fare fronte a questa situazione il Governo tedesco ha annunciato un piano di sostegno sui prezzi energia per famiglie e imprese da 200 miliardi di euro.
A Milano attenzione a Unicredit, Atlantia, Trevi e Webuild
A Milano da monitorare Unicredit che con Allianz ha rafforzato la partnership in Croazia. In particolare, la banca e la compagnia di assicurazione hanno siglato un accordo quadro e due contratti di acquisto di azioni relativi alle rispettive attività in Croazia, con l’intenzione di semplificare le loro partecipazioni dirette e indirette nel Paese.
Inoltre, Schema Alfa, veicolo della famiglia Benetton e di Blackstone, ha ottenuto da Banca di Spagna, nell’ambito dell‘opa annunciata su Atlantia, l’autorizzazione per l’acquisto di una partecipazione indiretta qualificata in Bip & Drive E.D.E.
E se Autogrill ha chiuso i primi otto mesi dell’anno con ricavi pari a 2,6 miliardi di euro, in crescita del 63,6% a cambi costanti e del 73,3% a cambi correnti, e ha confermato la guidance per il 2022, Trevi ha chiuso il primo semestre con ricavi a 236,1 milioni (+9% anno su anno), un ebitda ricorrente a 23,1 milioni (+15%) e una perdita netta pari a 19,8 milioni (-29,2 milioni a giugno 2021). Infine, Webuild ha raggiunto 9,4 miliardi di euro di nuovi ordini acquisiti e in corso di finalizzazione da inizio anno e per l’intero 2022 si aspetta risultati commerciali “significativamente migliori della guidance”.