La controllata Acea Ambiente ha acquisito il 70% del capitale di Tecnoservizi per 21 milioni di euro. Titolo Acea in rialzo, favorito anche dall’ok Ue alla garanzia Sace sulle bollette per 2 miliardi | Caro bollette: le misure Ue e del nuovo governo, da Enel ad Acea cosa potrebbe significare per le società energetiche.
dadel 04/10/2022 12:31
di Francesca Gerosa
Acea cresce nel settore del trattamento dei rifiuti. La controllata Acea Ambiente ha perfezionato l‘acquisizione del 70% del capitale di Tecnoservizi, società attiva nel trattamento meccanico e nel recupero di rifiuti urbani differenziati (imballaggi misti, frazioni monomateriale) e speciali non pericolosi.
Chi è Tecnoservizi
La società acquisita ha una capacità autorizzata di trattamento di 210 mila tonnellate annue e opera nella provincia di Roma, svolgendo attività di trasporto e smaltimento e recupero di rifiuti urbani, speciali pericolosi e non pericolosi, quali carta, plastica, legno, vetro, metallo ecc...provenienti dalla raccolta differenziata di Comuni, Enti e industrie.
Il 70% del capitale è stato pagato 21 milioni
Il valore economico dell’operazione, in termini di enterprise value per il 100% della società, è di 21 milioni di euro. Il prezzo corrisposto oggi 4 ottobre per l’acquisizione è di 5,2 milioni e un’ulteriore quota a saldo, pari a 1,6 milioni, verrà pagata nel secondo semestre del 2025. L‘ebitda atteso a regime su base annua è di circa 4 milioni. Tecnoservizi sarà consolidata al 100% da Acea.
Titolo Acea in rialzo, favorito anche dall’ok Ue alla garanzia Sace sulle bollette per 2 miliardi di euro.
Un’acquisizione promossa dal mercato: il titolo Acea a Piazza Affari avanza dello 0,61% a 11,55 euro, complice anche la notizia, positiva per tutto il settore delle utilities, che l‘Ue ha dato il via libera a una tranche da 2 miliardi di euro sulle garanzie pubbliche dei prestiti per il caro energia. Attraverso le garanzie rilasciate, le imprese potranno richiedere nuovi prestiti e negoziare rateizzazioni delle bollette con i fornitori di energia.
L’approvazione riduce parzialmente, secondo Equita Sim, il rischio di credito per le società retail come Enel, Iren, Hera, Acea e A2A. Inoltre, è emerso per la prima volta nelle discussioni Ue, la possibilità di utilizzare una parte dei fondi del Pnrr per finanziare le misure di emergenza. Misura che consentirebbe di alleggerire ulteriormente il rischio credito attraverso gli interventi governativi di sostegno.
Da parte sua l’Italia sta, inoltre, portando avanti la discussione per l’introduzione di un cap al prezzo del gas. Nella proposta italiana, oltre all’ipotesi di cambiare il pricing TTF con un nuovo indice maggiormente legato alle dinamiche internazionali del gas, si parla dell’introduzione di un cap al prezzo del gas variabile, con una forchetta di prezzo che, quindi, è adeguata all’andamento del prezzo dei mercati internazionali. La forchetta variabile consentirebbe di mantenere il livello di attrattività del mercato europeo per i venditori internazionali rispetto alla competizione asiatica, ha precisato Equita Sim, ricordando che il Consiglio Europeo dovrebbe esprimersi sul tema del tetto al prezzo del gas la prossima settimana.