Entro il 2027 nella Capitale nascerà il primo sito italiana in grado di produrre fino a 20 mila tonnellate annue di idrogeno dai rifiuti urbani non riciclabili. Contributo a fondo perduto di 194 milioni dell’Europa. Le stime di Equita sui conti del trimestre in arrivo il 27 ottobre |A NextChem (Maire Tecnimont) un contributo europeo da 194 mln per un impianto a idrogeno.
da del 24/10/2022 13:35
Entro il 2027 a Roma nascerà la prima Hydrogen Valley italiana in grado di produrre fino a 20 mila tonnellate annue di idrogeno dai rifiuti urbani non riciclabili. Ad aggiudicarsi la prima tranche per lo sviluppo dell‘impianto di idrogeno è stata, come già noto, Maire Tecnimont chè è pronta a partire con i lavori. Prima dell’avvio delle contrattazioni di Borsa di lunedì 24 ottobre il gruppo ha comunicato che la controllata NextChem, attraverso la sua società MyRechemical, ha iniziato la fase di ingegneria dell’Hydrogen Valley, basata sulla propria tecnologia waste to chemicals e per cui ha ricevuto un finanziamento della Commissione Europea(194 milioni) a fondo perduto all’interno dell’iniziativa Ipcei Hy2use.
Chiusura del ciclo dei rifiuti
Nella fase iniziale si prevede la produzione di 1.500 tonnellate l’anno di idrogeno e 55 mila tonnellate l’anno di etanolo. La produzione di idrogeno crescerà in funzione dell’evoluzione della domanda, fino a 20 mila tonnellate annue, riducendo proporzionalmente i volumi di etanolo. NextChem ha iniziato, attraverso MyRechemical, l’ingegneria della conversione dei rifiuti in Circular GasTM che sarà il feedstock per la produzione di etanolo e idrogeno. In questo contesto, NextChem ha assegnato a LanzaTech un contratto di ingegneria per la fornitura del design di processo per un’unità di fermentazione del syngas basa-to sulla tecnologia di biocatalisi di LanzaTech per produrre etanolo circolare destinato alla mobilità sostenibile e a prodotti chimici. La tecnologia proprietaria di NextChem, sviluppata dalla propria controllata MyRechemical, permetterà di utilizzare come materia prima 200 mila tonnellate l’anno di rifiuti solidi non riciclabili, dando così un contributo anche alla chiusura del ciclo dei rifiuti romani attraverso un processo di conversione con una riduzione significativa delle emissioni totali di CO2.
Tencologia per i rifiuti non riciclabili meccanicamente
La tecnologia di conversione chimica di MyRechemical consente di recuperare i rifiuti che non possono essere riciclati meccanicamente e altri tipi di rifiuti secchi non riciclabili. La fase di ingegneria di design dovrebbe essere completata nel 2023. LanzaTech è leader mondiale nella fermentazione del gas, nella produzione di carburanti e prodotti chimici sostenibili attraverso la conversione biologica delle emissioni di carbonio, compresi i gas di scarico industriali. L’esperienza di LanzaTech nello scale-up della fermentazione, nella progettazione di reattori, nel machine learning e nella biologia di sintesi ha permesso all‘azienda di commercializzare il suo processo di riciclo e dimostrare la produzione di 100 sostanze chimiche diverse. “Siamo molto orgogliosi di aver iniziato le attività di ingegneria della prima Hydrogen Valley di NextChem. Questo accordo con LanzaTech è la prima concretizzazione della collaborazione già in essere con un player riconosciuto e rappresenta un importante passo avanti nel nostro percorso verso la transizione energetica”, ha affermato Alessandro Bernini, amministratore delegato del gruppo Marie Tecnimont e di NextChem.
I commenti degli analisti
Positivi i commenti degli analisti. Per Banca Akros (buy e target price di 4 euro confermati) “l’inizio della fase di ingegneria contribuirà positivamente ai margini della società”. Mentre Equita Sim (hold e prezzo obiettivo di 3,4 euro) si concentra sulle stime per il bilancio del terzo trimestre che il gruppo pubblicherà il 27 ottobre. “Ci attendiamo una performance simile a quella del secondo trimestre con una crescita dei volumi sostenuta, +25% annuo, nella parte alta del range di outlook del Gruppo per il 2022, ovvero +19%/25%, e un margine ebitda al 5,9% circa in linea con la guidance del 6%”.
Inoltre la sim prevede una generazione di cassa positiva che permetta di proseguire nel percorso di miglioramento progressivo della posizione finanziaria netta. Le stime di Equita indicano ricavi del trimestre per 903 milioni, +24% su base annua e +2% triimestrale, ebida di 53,3 milioni, +21% annuo, utile netto adjusted di 22,5 milioni, +10% annuo e ordini per 500 milioni. “Riteniamo che Maire Tecnimont confermi le guidance 2022 e continui a mostrare una progressione sostenuta nei risultati e un miglioramento ulteriore della posizione finanziaria netta. La raccolta ordini è stata un piuttosto scarica nel terzo trimestre 2022, ma la copertura del portafoglio ordini 2022 è attesa restare alta“, afferma la sim. Il titolo segna un rialzo dello 0,78% a 2,83 euro alle ore 10:20 di lunedì 24 ottobre.