Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato a Palazzo Marino le vedove dell’anarchico Giuseppe Pinelli, Licia, e del commissario Luigi Calabresi, Gemma – VIDEO
Redazione ANSA-MILANO-12 dicembre 2019-15:32-NEWS
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato a Palazzo Marino le vedove dell’anarchico Giuseppe Pinelli, Licia, e del commissario Luigi Calabresi, Gemma. Mattarella partecipa alle commemorazioni per il 50/o anniversario della strage di Piazza Fontana.
Per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “l’attività depistatoria di una parte di strutture dello Stato è stata, quindi, doppiamente colpevole”. Secondo il capo dello Stato, fu “un cinico disegno, nutrito di collegamenti internazionali e reti eversive, mirante a destabilizzare la giovane democrazia italiana, a vent’anni dall’entrata in vigore della sua Costituzione. Disegno che venne sconfitto”.
La strage di Piazza Fontana fu “uno strappo lacerante recato alla pacifica vita di una comunità e di una Nazione, orgogliose di essersi lasciate alle spalle le mostruosità della guerra, gli orrori del regime fascista, prolungatisi fino alla repubblica di Salò, le difficoltà della ricostruzione morale e materiale del Paese”.
“L’identità della Repubblica è segnata dai morti e dai feriti della Banca Nazionale dell’Agricoltura”, ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Milano. “Ci troviamo a Palazzo Marino, luogo della democrazia della comunità milanese, contro il quale la ferocia di terroristi neofascisti tentò di replicare, undici anni dopo, la strage di Piazza Fontana”, ha aggiunto.
Ad accoglierlo fuori dal palazzo il sindaco di Milano, Giuseppe Sala e il governatore lombardo Attilio Fontana. Alcuni cittadini che erano dietro le transenne hanno applaudito e lui li ha salutati con la mano.
Nella seduta straordinaria in aula interverranno il presidente del Consiglio Comunale, Lamberto Bertolé, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente Associazione Familiari Vittime piazza piazza Fontana, Carlo Arnoldi.