Ritenuto vicino alle cosche
Roma, 17 dic. (askanews) – La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha sequestrato beni per un valore complessivo di circa 400 milioni di euro riconducibili all’imprenditore di gioco d’azzardo e scommesse on line Antonio Ricci, 43 anni, ritenuto collegato alla ‘ndrangheta.
La figura criminale di Ricci era emersa nell’ambito dell’operazione “Galassia” del 2018. Le indagini della GdF avevano accertato l’esistenza di varie associazioni a delinquere attive nel settore della raccolta del gioco e delle scommesse con i marchi “Planetwin365”, “Betaland” e “Enjoybet” che, in rapporto con la ‘ndrangheta, nelle sue articolazioni territoriali, da un lato le consentivano di infiltrarsi nella propria rete commerciale e di riciclare imponenti proventi illeciti, dall’altro traevano esse stesse significativo supporto per l’ampliamento dei propri affari e per la distribuzione capillare del proprio marchio sul territorio.
Secondo gli inquirenti Ricci, per commettere vari delitti connessi alla raccolta fisica delle scommesse senza la prevista concessione rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, utilizzava siti on line “.com” completamente illegali, nascondendo la raccolta illecita di scommesse dietro il fittizio schermo giuridico costituito da Centri Trasmissioni Dati e Punti Vendita Ricariche.
Attività illecite che venivano perpetrate tramite la società “G.N. Ltd” e, successivamente, la “O. S. Ltd”, entrambe strumentalmente con sede a Malta ma, di fatto, attive in Italia attraverso una stabile organizzazione costituita dai punti “commerciali” distribuiti in Italia.
Ricci, destinatario di una misura cautelare della custodia in carcere, si era reso irreperibile venendo successivamente rintracciato dalle forze dell’ordine a Malta, dove poi era stato arrestato dalla polizia maltese in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, e successivamente rimesso in libertà dall’autorità giudiziaria di La Valletta.
La Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria ha quindi delegato alla GdF un’indagine economico/patrimoniale nei confronti di Ricci.
L’indagine ha delineato le capacità speculative dell’imprenditore che, attraverso la strumentalizzazione delle società formalmente sedenti in Malta, ma di fatto operanti in Italia, in violazione delle norme che presiedono all’esercizio dell’attività di gioco e scommesse e a quelle antiriciclaggio, è riuscito ad accumulare un ingente patrimonio sottraendolo ai controlli ed all’imposizione fiscale da parte delle autorità italiane.
E’ quindi scattato il sequestro che ha riguardato l’ingente patrimonio riconducibile a Ricci e al suo nucleo familiare, costituito dall’intero compendio delle società maltesi del settore del “gambling”, con profili di assoluta prominenza nell’intero panorama nazionale, numerosi conti correnti italiani ed esteri e 2 Trust a Malta, di cui uno contenente un cospicuo portafoglio finanziario, per un valore totale stimato in circa 400 milioni di euro.
Sav-Kat