Il presidente russo nella conferenza stampa di fine anno
da Askanews.it -Giovedì 19 dicembre 2019 – 12:18
Roma, 19 dic. (askanews) – L’impeachment del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è inverosimile. Lo ha sostenuto il presidente russo, Vladimir Putin, durante la sua conferenza stampa annuale. Secondo Putin l’iniziativa è una prosecuzione della lotta dei Democratici contro Trump: la previsione del presidente russo è che la mozione di impeachment sarà respinta dal Senato.
Putin ha sostenuto che “il partito che ha perso le elezioni continua la lotta con altri mezzi”. Ha paragonato l’impeachment alla precedente inchiesta americana sulla collusione tra Trump e la Russia, che ha bollato come infondata. Il cambiamento climatico globale, ha sottolineato Putin, pone nuove sfide per la Russia.
Il riscaldamento globale, ha avvertito Putin, potrebbe minacciare le città artiche; ha aggiunto che i cambiamenti climatici rischiano di innescare incendi, alluvioni devastanti e portare altre conseguenze negative. Putin ha sottolineato che Mosca ha rispettato l’accordo di Parigi destinato a rallentare il riscaldamento globale. Allo stesso tempo, ha osservato che i fattori alla base del cambiamento climatico globale sono rimasti sconosciuti e quindi difficili da prevedere.
Putin, al potere da due decenni, ha anche salutato i risultati economici della sua gestione. Ha sottolineato che la Russia è diventata il più grande esportatore di grano al mondo, superando gli Stati Uniti e il Canada: un cambiamento epocale rispetto all’Unione Sovietica, che dipendeva fortemente dalle importazioni di grano.
Il leader russo ha anche sottolineato la modernizzazione del settore, affermando che tre quarti delle attrezzature industriali non hanno più di dodici anni. Ha ricordato come il Paese abbia costruito tre nuovi aeroporti, dodici nuove stazioni ferroviarie e abbia raddoppiato il numero delle principali autostrade.
L’economia russa ha subito un doppio colpo, un calo dei prezzi globali del petrolio e le sanzioni occidentali a seguito dell’annessione della Crimea da parte di Mosca nel 2014. Ha vissuto una lenta ripresa dal 2017 dopo una stagnazione di due anni.
I legami della Russia con l’Occidente sono rimasti ai minimi post-Guerra fredda e le sanzioni occidentali hanno continuato a ostacolare la crescita economica del Paese.
Putin ha espresso la speranza di ulteriori iniziative per risolvere il conflitto nell’Ucraina orientale dopo i suoi colloqui a Parigi il 9 dicembre con i leader di Ucraina, Francia e Germania. Ha affermato che l’accordo di pace del 2015, firmato a Minsk e mediato da Francia e Germania, deve essere rispettato, respingendo l’impulso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a rivederlo.
I combattimenti nell’Est dell’Ucraina sono scoppiati nel 2014 dopo che l’annessione della Crimea da parte della Russia ha ucciso oltre 14.000 persone e devastato il cuore industriale dell’Ucraina orientale.
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