La Artist First di Ferrante lancia minibond e guarda alla Borsa
Milano, 23 dic. (askanews) – Tra l’industria musicale e il mercato finanziario c’è un’inedita sintonia. Questo grazie allo streaming che ha stabilizzato i ricavi del settore, rendendolo attrattivo per il mercato dei capitali. In questo senso il minibond da due milioni di euro, lanciato da A1 entertainement, società di distribuzione musicale nota con il nome di Artist First, è un segnale di questo nuovo percorso. Ne abbiamo parlato con il fondatore, Claudio Ferrante, che dieci anni fa lanciava questo progetto: “L’obiettivo di questa forma di finanziamento è innanzitutto reinvestire per la scoperta di nuovi talenti e per l’acquisizione di progetti musicali che speriamo possano essere i futuri successi del 2020-2021, degli anni a venire. E quindi è una occasione importante in quanto lo streamnig oggi ha reso la musica sexy dal punto di vista finanziario”.
E’ la prima volta che un’azienda di intrattenimento musicale lancia un minibond, che prevede quattro tranche di cui la prima a gennaio 2020. Un nuovo modo di finanziare la crescita che rientra in cambiamento epocale del mercato musicale: “Lo streamnig ha stabilizzato i ricavi delle trimestrali e ha reso in qualche modo la musica un segmento commerciale più stabile rispetto a quando non accadeva con la parte fisica. Quando usciva un album c’era un picco di fatturato in quei tre mesi mentre poi in quelli successivi questo non accadeva”.
Avere flussi di cassa stabili è una condizione favorevole per attrarre capitali. Ma nei progetti di Ferrante quali sono i prossimi passaggi per la Artist First?
“Il nostro desiderio è quello di avere un track record. Già iniziando a emettere questo minibond sicuramento è un avviamento del processo verso la quotazione all’Aim che può essere tra due anni. eEra interessante esplorare una nuova strada che stanno esplorando altre pmi e che per noi è una cosa nuova, nuova anche per il mondo musicale”.
Quello di Piazza Affari è un obiettivo finanziario parallelo alla crescita della società che sta cercando di ampliare il proprio business: “Chiuderemo il 2019 con 9 milioni di fatturato. Recentemente abbiamo fondato un’azienda di cui ora possediamo una quota minoritaria ma che acquisiremo al 100% e si occupa di musica live. I concerti oggi sono un segmento su cui puntiamo e che sicuramente svilupperemo negli anni con sempre più artisti che incorporeremo nel nostro roster”.
L’acquisizione del 33% delle quote della 432 Srl, società di management che si occupa di artisti del calibro de LeVibrazioni, Francesco Gabbani, Francesco Tricarico, è un ulteriore passo verso il processo di diversificazione, all’interno di un mercato, quello musicale, che secondo uno studio di Goldman Sach, sarà tra i protagonisti dei prossimi dieci anni: “La musica è uno strumento di grandissima emotività che si instilla nella vita di tutti noi. La musica è ovunque: nei film, nei bar, nelle radio, ovunque. Noi oggi cerchiamo di rendere speciale l’avventura di questa azienda sui mercati finanziari puntando sul fatto che della musica non si possa fare a meno”.