La denuncia di Nessuno tocchi Ippocrate: “L’aspetto più inquietante è che ci si abitui a questo stato di cose, i sanitari vanno protetti”
TiscaliNews.it
Ancora violenza al personale sanitario a Napoli. L’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” ha segnalato l’esplosione di un petardo lanciato verso un’ambulanza che era stata chiamata nel quartiere Barra per soccorrere un paziente. “L’equipaggio ALS tratta il paziente sul posto e scende dal domicilio di quest’ultimo. Nell’aprire lo sportello del mezzo di soccorso, il medico viene investito da una deflagrazione causata da un fuoco d’artificio (a Napoli chiamato “cipolla”) gettato da ignoti sotto l’ambulanza”, si legge in un post sulla pagina Facebook.
“La paura è stata tanta e il rischio che l’ambulanza saltasse in aria era REALE! (Presenza di ossigeno gassoso a bordo e benzina) – si legge ancora -. Il medico colpito dallo scoppio domattina si farà refertare, attualmente accusa ipoacusia ed acufeni. Episodio simile accadde alla postazione Aeroporto a Pianura esattamente un anno fa, la storia si ripete!”, si legge ancora. “Una chiamata – spiega il medico colpito al Mattino di Napoli – in una zona difficile ma era andato tutto bene fino all’esplosione del petardo. Un sintomo di grave inciviltà che per gravità supera abbondantemente il limite di una bravata”.
Il precedente la notte del 30 dicembre – L’associazione denuncia un altro episodio avvenuto poche ore prima nell’ospedale partenopeo “San Giovanni Bosco” dove una dottoressa è stata aggredita verbalmente e fisicamente con una bottigliata sul viso, da un paziente probabilmente psichiatrico, “senza un apparente motivo”.
Peggio che nei luoghi di guerra
I dati dicono che – lo rivela l’associazione – nel 2019 le aggressioni in città al personale sanitario sono state 105, 23 in più rispetto all’anno precedente. E la metà di queste ha come bersaglio il personale del 118.
“L’aspetto più inquietante di questi nuovi episodi di aggressione a personale sanitario e di danneggiamento delle ambulanze a Napoli è che ci si abitui a questo stato di cose, fatti che non avvengono neppure nei territori di guerra in quanto i mezzi di soccorso ed il personale sono protetti dalle convenzioni internazionali. A Napoli non è così”, è il commento del presidente provinciale della Croce Rossa, Paolo Monorchio, commenta la denuncia fatta da “Nessuno tocchi Ippocrate”.
2 gennaio 2020