da AdnKronos.com -pubblicato il: 08/01/2020 18:29
“Raggiunta la quadra sulla legge elettorale. Il punto di partenza è un proporzionale con soglia di sbarramento al 5%. Per questo risultato ringrazio le forze di maggioranza che hanno lavorato al tavolo per la stesura del ddl. Col confronto in Aula supereremo le riserve rimaste”. Lo scrive su Twitter il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà.
“Non facciamo barricate”. Così fonti di Articolo Uno specificano all’Adnkronos l’atteggiamento rispetto alla proposta che verrà depositata giovedì dal presidente della Affari costituzionali Giuseppe Brescia. Una posizione più dialogante rispetto agli ex Sel, attualmente uniti insieme ad Articolo Uno in Leu, e che sarebbe emersa anche nella riunione sulla legge elettorale, a quanto viene riferito. “Vedremo la proposta di Brescia e ci ragioneremo” è stata infatti la valutazione all’Adnkronos del capogruppo alla Camera, Federico Fornaro, di Art.1. Tutt’altro tono invece da Loredana De Petris: “Sulla soglia del 5% daremo battaglia”.
E aggiunge: “E’ un grave errore non aver ricercato con maggiore pazienza l’intesa nella maggioranza, scegliendo invece una forzatura sulla base, evidentemente, dell’accordo tra Zingaretti e Di Maio sulla soglia al 5%. Ma le forzature, in una materia così importante e delicata, non hanno mai portato bene”.
PD-M5S – “Consideriamo l’iniziativa annunciata dal presidente Brescia un fatto positivo” hanno affermato Dario Parrini, capogruppo Pd Commissione Affari Costituzionali del Senato, Anna Macina, capogruppo M5S Commissione Affari Costituzionali Camera, Marco Di Maio, capogruppo Italia Viva Commissione Affari Costituzionali del Senato, e Gianclaudio Bressa, capogruppo Autonomie Commissione Affari Costituzionali del Senato. “La soluzione di agire sulla legge elettorale vigente adottando un sistema proporzionale con soglia di sbarramento nazionale al 5% – osservano da Pd, M5S, Italia Viva e Autonomie – è una base su cui avviare il confronto in Parlamento per arrivare a un consenso ampio su regole di voto utili a ridurre la frammentazione e a favorire la formazione di maggioranze di governo”.
ITALIA VIVA – Dopo la riunione, fonti di Italia Viva sottolineano che c’è un giudizio positivo sull’ipotesi di una legge elettorale proporzionale con soglia nazionale al 5%. C’è invece contrarietà rispetto a quello che viene definito diritto di tribuna, ma che rischia di non essere altro se non un modo di bypassare la stessa soglia del 5% e, dunque, di riportare a una frammentazione del quadro politico.
LEGA – “La Lega è per il maggioritario, come in Gran Bretagna: chi vince governa stabilmente, senza giochini di palazzo e ribaltoni. Speriamo che nessuno tolga agli italiani il diritto di votare il referendum su questo” fanno sapere dalla Lega.