Grande la partecipazione alla marcia contro il nuovo sito individuato dalla giunta Raggi a meno di 2 km da Malagrotta: «Invece di bonificare un territorio inquinato, continuano a discriminarci. Questo è solo l’inizio della guerra». Inscenato il funerale della Valle
da Corriere.it-Roma- dell’11 gennaio 2020 | 12:09
di Valeria Costantini
«Uniti si lotta, Valle Galeria non si tocca». I bambini in corteo scandiscono il coro dalla maxi-protesta contro la nuova discarica individuata a pochi passi da Malagrotta. Grande la partecipazione alla marcia su via di Ponte Galeria, quasi cinquemila i cittadini intervenuti per manifestare tutta la propria rabbia ed esasperazione, per l’arrivo dei rifiuti nel sito di Monte Carnevale, distante meno di due chilometri dal mega impianto di Cerroni chiuso nel 2013.
«Questo è solo l’inizio della guerra»
«Invece di bonificare un territorio inquinato, continuano a discriminarci. Questo è solo l’inizio della guerra» grida dal palco improvvisato su un camion Emanuela D’Antoni del Comitato Valle Galeria Libera. Centinaia i cartelli e gli striscioni creati dai residenti che chiedono «salute e non rifiuti», che sottolineano le bellezze ambientali e naturalistiche dell’area, come la vicina oasi di Macchiagrande.
Il funerale della Valle
Tra la folla anche un carro funebre, simbolo della «morte» della Valle, e diversi trattori degli agricoltori della zona, come Marco Papi che ricorda «i danni alle falde acquifere che arrivano al Tevere e poi al mare e alle coltivazioni, molte delle quali bio». Dopo il sit-in la marea di cittadini si è mossa in un corteo colorato e pacifico verso la nuova discarica al grido di «no rifiuti”.