da AdnKronos.com – Pubblicato il: 10/01/2020 14:57
L’assemblea straordinaria degli azionisti di Mediaset ha approvato a maggioranza le modifiche, più favorevoli alle minoranze, allo statuto di Mfe, Mediaforeurope, la holding olandese in cui si fonderanno Mediaset e Mediaset Espana. I voti dei soci a favore sono stati il 79,8% del capitale presente, pari al 48,2% del capitale complessivo, quelli contrari il 19,7%, pari all’11,9% del capitale totale, e gli astenuti lo 0,41% del capitale presente.
All’assemblea, tenutasi a Cologno Monzese, alle porte di Milano, erano presenti 334 azionisti, in rappresentanza del 60,4% del capitale sociale. Dai lavori assembleari il cda di Mediaset ha deciso, come avvenuto nelle riunioni precedenti, di escludere Simon Fiduciaria, trust che custodisce il 19,19% del capitale conferitole da Vivendi, detentrice di un altro 9,6%, che invece è stata ammessa all’assemblea.
Il progetto di un broadcaster europeo, in attesa delle pronunce dei vari tribunali a cui ha fatto ricorso Vivendi, va avanti. “L’obiettivo di oggi, con l’approvazione delle modifiche statutarie –ha detto il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri– è quello di proseguire con l’attuazione del nostro progetto industriale paneuropeo, nell’ottica di ritrovare quelle dimensioni che, vista la concorrenza globale nell’ambito dei new media, ci assicurino un ruolo competitivo nei Paesi di riferimento è nell’agone europeo”.
Confalonieri ha attaccato il gruppo francese, accusandolo di non proporre progetti industriali, ma di provocare un “immobilismo che rischia, togliendo le nostre forze dal progetto, di portarci al declino”. Il mercato, intanto, “procede, i nostri concorrenti modificano il loro posizionamento competitivo e noi siamo obbligati a combattere nelle aule di tribunale”, ha continuato. “Noi ci ribelliamo a chi vuole una Mediaset in difficoltà che diventi terra di conquista”.
E anche il vicepresidente e ad di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, ha spiegato che “avere un socio che zavorra Mediaset è pesante in questo momento complicato. E non se ne capiscono le ragioni”. Da parte sua in assemblea Vivendi, per voce della rappresentante legale Caroline Le Masne de Chermont, ha definito il progetto Mfe e ha accusato Mediaset di “bruciare le tappe” per realizzare il piano.
Le modifiche alla proposta di statuto e ai termini e condizioni delle azioni a voto speciale approvate dall’assemblea di oggi dovranno essere approvate anche dall’assemblea degli azionisti di Mediaset Espana Comunicacion, in calendario il prossimo 5 febbraio, e dai soci di Mediaset Investment. Intanto gli occhi sono puntati sull’appuntamento del 21 gennaio, quando le parti in causa si incontreranno al Tribunale di Milano davanti al giudice Elena Riva Crugnola, chiamata a esprimersi sul futuro di Mfe.