Auto bruciate e chiodi sull’asfalto, il colpo è fallito
Assalto in stile militare a un furgone portavalori, la notte scorsa, lungo l’autostrada A/1 a Melegnano (Milano), con barriere di auto bruciate e chiodi sul manto stradale. Il colpo è fallito quando il furgone blindato è riuscito a riparare in un’area di servizio. Sarebbero entrati in azione oltre una decina di malviventi su diverse auto. Secondo quanto trapela dalle indagini della Polizia di Lodi e della Stradale, nessuna delle guardie giurate è rimasta ferita. A far desistere il commando anche la presenza, in zona, di una pattuglia della polizia.
Il commando ha agito con una batteria numerosa, composta da almeno 15 rapinatori su 6 auto. La rapina, però, è finita male, un po’ per le circostanze della dinamica, un po’ per la professionalità dei vigilantes. E il carico, svariati milioni di euro (meno di una decina, secondo indiscrezioni) è rimasto al sicuro.
LA DINAMICA DELL’ASSALTO: Erano tre i mezzi blindati nel mirino del commando di 15 persone che ha incendiato diversi veicoli nelle corsie nord e sud dell’A1 all’ altezza di Lodi Vecchio per cercare di bloccarli e rapinarli. Davanti viaggiava il ‘mezzo staffetta’, appena dietro il portavalori e l’ultimo mezzo era quello della ‘scorta’. Il mezzo portavalori si è trovato davanti un Tir e un altro furgone appaiati, che gli hanno rallentato la corsa. Nell’urto è esploso uno pneumatico del furgone, il cui conducente è riuscito a mantenere il controllo della guida, e a infilare la corsia di ingresso all’aerea di servizio di San Zenone al Lambro (Milano). La banda ha creato anche un blocco di fuoco con auto date alle fiamme 2-3 chilometri prima rispetto a dove i rapinatori avrebbero voluto bloccare i tre mezzi.
L’idea dei malviventi era quella di riuscire a rallentare i tre mezzi per poi portarli alla barriera di fuoco e lì assaltarli. Vedendo che, invece, la staffetta, seguita dal portavalori, ha deciso di accelerare, i malviventi li hanno stretti arrivando a speronarli con un mezzo portato sul posto che trasportava una ruspa con la quale avrebbero voluto poi aprire il blindato. A quel punto i mezzi della società di vigilanza sono entrati in un autogrill dove hanno trovato una pattuglia della polizia stradale. Sulla corsia sud è stato creato dai banditi un ulteriore muro di fuoco con mezzi bruciati per cercare di rallentare l’arrivo delle forze dell’ordine.
Fino a quel momento non era chiaro che fosse in atto un tentativo di rapina. La conferma è giunta poco dopo quando si è avuta notizia della ‘barriera’ di auto in fiamme e di chiodi posta sulla carreggiata dalla banda qualche chilometro più avanti, all’altezza di Lodi Vecchio, per organizzare un’imboscata a cui il mezzo non è mai arrivato. A quel punto i rapinatori hanno capito che il colpo era ormai abortito e sono fuggiti, incendiando le sei auto con cui erano arrivati in una strada statale nei pressi dell’A/1.