In sala dal 24 al 26 febbraio il film di Demaiziere e Teurlai
ANSA cultura- ROMA 01 febbraio 2020 14:31 NEWS
Di Francesco Gallo
Un vero e proprio pugno nello stomaco questo ‘Lourdes’, documentario di Thierry Demaizière e Alban Teurlai, in sala dal 24 al 26 febbraio con 102 Distribution, perché dentro questo film c’è tutto il dolore del mondo.
Attraverso lo sguardo laico dei due registi si entra come in un trittico del dolore a firma Hieronymus Bosch dove a prevalere è l’umanità, quella di chi soffre e spera, e anche di chi assiste.
In una delle scene più toccanti c’è una volontaria che guida gli addetti all’assistenza dei malati con grande garbo indicando loro quanta delicatezza dovranno avere nel lavare, pulire ed assistere dei malati non abituati ad essere toccati da altre mani, nè ad essere visti nudi se non dai loro cari.
Immagini di pura emozione. E così ha ragione il sito francese Allociné a considerare Lourdes tra i 15 migliori documentari degli ultimi dieci anni perché il caravanserraglio di persone sofferenti, di infinite speranze, di capacità di accoglienza e sacrificio di chi assiste è pura poesia.
Dicono Thierry Demaizière e Alban Teurlai che sono stati quasi un anno a Lourdes per realizzare il filmato: “Lourdes è quel luogo dove si possono mettere da parte le proprie convinzioni private per individuare un ‘qualcosa’ di straordinario. È questo ‘qualcosa’ che ci incuriosiva, avevamo l’intuizione che Lourdes dovesse essere un crogiolo di umanità dove accadeva ‘qualcosa’ di eccezionale sulla condizione umana, ‘qualcosa’ che superava persino la fede e che ci portava ad interrogarci sul nostro rapporto con la sofferenza e la morte”.
La grotta di Lourdes, visitata ogni anno da milioni di persone, è raccontata poi dai registi anche attraverso una decina di personaggi che parlano della loro vita davanti alla telecamera. Non solo, questa località, come si vede nel film, accoglie ogni anno anche delle prostitute che vengono da Parigi in cerca di una possibile redenzione. Cosa che spesso accade.
Il Santuario di Lourdes, dove avvenne l’apparizione della Madonna a Bernadette Soubirous nel 1858, va detto infine è il terzo santuario cristiano al mondo per numero di pellegrini all’anno, dopo la basilica di San Pietro in Vaticano e la basilica di Nostra Signora di Guadalupe.
Comunque, per quanto riguarda i numeri, dopo il 1858 i medici hanno constatato 7000 guarigioni inspiegabili e la Chiesa ha riconosciuto 70 miracoli.