La ricercatrice precaria che ha contribuito a isolare il Coronavirus, è stata assunta dall’Istituto Lazzaro Spallanzani.
da fanpage.it – cronaca di Roma 13 febbraio 2020-12,30
di Enrico Tata
Francesca Colavita, la ricercatrice precaria che ha contribuito a isolare il Coronavirus, è stata assunta dall’Istituto Lazzaro Spallanzani. La trentenne ricoprirà il ruolo di dirigente Biologo di Microbiologia e Virologia.
Lo Spallanzani, stando a quanto si apprende, ha chiesto e ottenuto dall’Azienda sanitaria regionale del Molise la possibilità di poter attingere alla graduatoria dei vincitori e idonei al concorso pubblico per titoli ed esami a cui aveva partecipato Colavita. La biologa, 17esima in graduatoria, è originaria di Campobasso.
“Sembra strano, ma studiare i virus è stimolante, è una sfida costante, una battaglia in cui stare sempre all’erta. Da parte mia, ho solo fatto il mio lavoro: quello che voglio, devo e mi piace fare. Nulla di più rispetto ai miei colleghi. In questi giorni tutto è amplificato, abbiamo avuto successo, ma la ricerca è questa”, aveva raccontato la ricercatrice in un’intervista rilasciata a La Repubblica.
“Sono sei anni che lavoro per lo Spallanzani, prima con un co.co.co, ora con un contratto annuale. Guadagno sui 20mila euro all’anno”, aveva rivelato. “Colavita sarà stabilizzata, perché rientra nei criteri normativi. Ma queste persone che lavorano nel silenzio per tutti sono risorse insostituibili per tutti noi”, aveva promesso l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.
Le ricercatrici hanno isolato, prime in Europa, il nuovo coronavirus
Ad isolare la struttura del coronavirus Covid-19, le prime in Europa, sono state tre ricercatrici dell’ospedale Lazzaro Spallanzani. A capo del Laboratorio di Virologia dell’istituto c’è la dottoressa Maria Rosaria Capobianchi, e al virus hanno lavorato Francesca Colavita e Concetta Castilletti, responsabile della Unità dei virus emergenti, specializzata in microbiologia e virologia. A loro si aggiungono Fabrizio Carletti e Antonino Di Caro.