Corriere.it/Economia del 23 feb 2020
di Lorenzo Salvia
Una prima risposta dovrebbe arrivare oggi lunedì, con un decreto legge.
Negli undici Comuni della zona rossa, anche se la mappa potrebbe essere aggiornata, verrà sospeso il pagamento delle bollette, dei contributi, delle imposte e anche delle rate dei mutui. Sia per i dipendenti pubblici che per i lavoratori delle imprese private si farà ricorso allo smart working, cioè il lavoro da casa senza perdere soldi in busta paga, strada già scelta in autonomia da diverse aziende. Mentre solo per le imprese, in caso di fermo delle attività, ci sarà la cassa integrazione anche in deroga, cioè per le aziende con meno di sei dipendenti, che al momento non possono utilizzare questo strumento. Allo studio c’è anche un’ indennità per i lavoratori autonomi, ancora da definire. Verrà poi facilitato l’accesso al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese mentre, in caso di danno accertato, ci sarà un contributo pubblico per la ripresa delle attività.
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Seppure con qualche variazione sul tema, sono le stesse misure che negli ultimi anni sono state prese subito dopo un terremoto. E alla fine, almeno sul piano degli effetti economici, il coronavirus non sembra essere così diverso. Ma di quali effetti stiamo parlando? Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco dice, intervistato da Bloomberg al G20 di Riyad, che il contagio potrebbe pesare per oltre lo 0,2% del Pil, il prodotto interno lordo, che già viaggia sul filo dello zero. Come uscirne? «Dobbiamo usare le politiche di bilancio — dice ancora Visco — perché la politica monetaria è già molto accomodante a livello mondiale». Il governo, invece, resta più prudente. È ancora troppo presto per fare stime, dicono in ambienti del ministero dell’Economia. E questo perché l’impatto reale dipende dall’espansione del contagio, dalla sua durata e anche dalle misure per contenerlo. Un conto è se l’emergenza si esaurisce in qualche settimana, altro se durerà mesi. Così come per l’ampiezza del contagio: un rallentamento nel commercio internazionale in alcune filiere è un conto, la chiusura interna di fabbriche e negozi è un altro.
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Anche il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ne ha parlato con i suoi colleghi al vertice del G20 a Riyad: «La discussione ha evidenziato come, nello scenario di base, l’impatto possa essere relativamente contenuto e temporaneo. Ma vi è piena consapevolezza dei rischi che una maggiore diffusione dell’epidemia rappresenta per la crescita mondiale». Proprio ieri il direttore del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, ha sottolineato come il coronavirus possa «mettere a rischio la ripresa dell’economia mondiale» e come «sarebbe prudente prepararsi agli scenari più avversi».
Tornando alle misure che dovrebbero essere approvate oggi, il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha spiegato che l’estensione della cassa integrazione riguarderà non solo chi risiede nei Comuni della zona rossa ma anche chi abita altrove e va a lavorare in quelle zone. Per quanto riguarda i dipendenti pubblici, invece, in caso di chiusura degli uffici e anche delle scuole saranno considerati di fatto sospesi, e quindi con stipendio pieno. Ancora da chiarire, invece, che cosa sarà dei 300 milioni di euro che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio aveva promesso per sostenere le imprese italiane che a causa del Coronavirus rischiano una flessione dell’export. In quel momento, e parliamo solo di pochi giorni fa, la questione sembrava riguardare essenzialmente gli altri mercati, gli altri Paesi. Ma le cose sono cambiate.