Il ministro: un secondo decreto la prossima settimana. L’emergenza avrà un impatto sulla crescita, non sui conti pubblici, che sono in buona salute. Appello congiunto di Abi – Coldiretti – Confagricoltura – Confapi – Confindustria – Legacoop – Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) – Cgil – Cisl – Uil: è il momento per costruire un grande piano di rilancio degli investimenti nel paese.
da ItaliaOggi.it del 27/02/2020 ore 13:06
“Stiamo lavorando. Un primo decreto arriverà in questa settimana, un secondo la settimana prossima”. Lo ha detto oggi nel corso di un’intervista radiofonica il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, parlando delle misure “aggiuntive e straordinarie” del governo per sostenere le imprese e il lavoro alle prese con l’emergenza coronavirus. Finora si sono messe in campo “le misure che si potevano fare senza decreto, con decreto ministeriale, il rinvio di alcune scadenze tributarie. Siamo pienamente consapevoli che queste misure non sono sufficienti. Stiamo lavorando per dare il necessario sostegno alle imprese, ai professionisti della zona rossa ma anche a misure per settori colpiti anche al di fuori da zona rossa”.
Gualtieri ha poi precisato che l’emergenza coronavirus avrà un impatto sulla crescita, non sui conti pubblici, “che sono in buona salute”. Alla domanda se l’Italia vada verso la recessione, Gualtieri ha ribadito che “in questo momento è impossibile fare stime precise” dell’impatto dell’emergenza coronavirus sul ciclo economico.
Le imprese chiedono interventi urgenti al governo. In un comunicato congiunto, Abi – Coldiretti – Confagricoltura – Confapi – Confindustria – Legacoop – Rete Imprese Italia (Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) – Cgil – Cisl – Uil, chiedono al governo un nuovo piano di rilancio del paese. «Il nostro Paese sta in questi giorni affrontando una situazione di forte criticità a causa della diffusione del Coronavirus. Ciò impone a noi parti sociali, al Governo, alle Regioni, a tutte le autorità e agli esponenti della società civile di lavorare insieme, mettendo a fattor comune gli sforzi e agendo in maniera coordinata per consentire al nostro Paese di superare questa fase in maniera rapida ed efficace. Nei giorni scorsi sono state tempestivamente assunte diverse misure per contenere il rischio sanitario a beneficio di tutti i cittadini. Gli esperti e le organizzazioni internazionali, a partire dall’OMS, ci hanno rassicurato sui rischi del virus e sulle corrette prassi per gestire questa situazione, che tutti noi siamo chiamati a rispettare. Dopo i primi giorni di emergenza, è ora importante valutare con equilibrio la situazione per procedere a una rapida normalizzazione, consentendo di riavviare tutte le attività ora bloccate e mettere in condizione le imprese e i lavoratori di tutti i territori di lavorare in modo proficuo e sicuro a beneficio del Paese, evitando di diffondere sui mezzi di informazione una immagine e una percezione, soprattutto nei confronti dei partner internazionali, che rischia di danneggiare durevolmente il nostro Made in Italy e il turismo. Oltre alle misure urgenti che il Governo ha adottato, o si appresta ad adottare, di necessario sostegno alle imprese e al reddito dei lavoratori, questo è il momento per costruire un grande piano di rilancio degli investimenti nel Paese che contempli misure forti e straordinarie per riportare il lavoro e la nostra economia su un percorso di crescita stabile e duratura. Un ruolo importante dovrà essere svolto anche dalle Istituzioni europee, per creare le migliori condizioni per un rilancio economico dell’Italia nell’interesse della stessa Unione europea».