lunedì, Marzo 9, 2020

“Coronavirus, per il vaccino ci siamo quasi”: la speranza arriva da Israele

INTERVISTA ESCLUSIVA DI AFFARITALIANI.IT  MILANO

Lunedì, 9 marzo 2020 – 12:40:00

Chen Katz, istituto isrealiano Migal: “A breve inizieremo la sperimentazione del vaccino per il Coronavirus”.

“Siamo nelle fasi finali, in poche settimane inizieremo la sperimentazione del vaccino per il COVID 19. Quando il processo regolatorio sarà concluso, la produzione e distribuzione del vaccino sarà molto veloce”.

Lo dichiara lo scienziato Chen Katz, a capo del team di microbiologia e biotecnologia del “MIGAL- Galilee Research Institute”

Intervista di Alessandro Pedrini per Affaritaliani.it Milano

COVID 19. A che punto è la ricerca del vaccino?  Abbiamo incontrato lo scienziato Chen Katz, 40 anni, da 7 anni a capo del team di microbiologia e biotecnologia del “MIGAL- Galilee Research Institute”.  Dottorato in Microbiologia e Biotecnologia conseguito giovanissimo alla “Tel-Aviv University” è membro dell’“Israeli Vaccine Development Center of Excellency”, joint venture tra il MIGAL e l’ “Israeli Veterinary Institute” , finanziato dal Ministero dell’Agricoltura israeliano dall’Autorità per l’Innovazione israeliano.

Dr. Chen, da ieri 8 marzo 2020 il Nord Italia è stato dichiarato “zona rossa”. Nessuno può uscire ed entrare come avvenuto a Wuhan. La popolazione è preoccupata. Ci descrive il COVID 19?

Il COVID 19 è un nuovo ceppo emergente della famiglia dei Coronavirus. I ceppi emergenti sono come delle nuove specie che quando raggiungono un nuovo ambiente possono svilupparsi e possono danneggiare la popolazione fin quando non raggiungono un nuovo equilibrio. I virus della famiglia dei coronavirus (come il raffreddore, ndr) sono molto comuni e in equilibrio con il nostro corpo, causando quindi, nella maggior parte dei casi, solo lievi sintomi.

Come si sta comportando il virus? La sua diffusione è velocissima, come mai? È veramente così aggressivo?

Il COVID 19 è simile a molti altri virus e si diffonde in modo analogo. Tuttavia, questo virus, causa sintomi più gravi di altri. Per questo motivo c’è molta attenzione intorno ad esso.

Possiamo aspettarci che con l’arrivo della stagione calda i casi diminuiscano ovvero il virus teme il caldo?

I virus emergenti, passando da un sistema biologico ad un altro, diminuiscono la loro efficacia. Le condizioni ambientali sono un altro fattore importante che influisce sulla diffusione del virus. Tuttavia ancora non è chiaro quale fattore ambientale influisca di più nel caso del COVID 19. Il tempo ci insegnerà a conoscere meglio il suo comportamento.

Il caso cinese ha dimostrato che in circa 2-3 mesi la situazione sta tornando alla normalità, sarà così anche in Europa?

La fortuna di avere un mondo globalizzato è quella che ognuno può imparare dall’esperienza degli altri, evitando di commettere gli stessi errori e migliorando passo dopo passo.

A che punto è la ricerca? È prevedibile avere un vaccino in tempi brevi? Qual è il suo lavoro quotidiano per combattere il virus?

Nei nostri laboratori stiamo sviluppando un nuovo vaccino e siamo nelle fasi finali. In poche settimane inizieremo la sperimentazione. Quando il processo regolatorio sarà concluso, la produzione e distribuzione del vaccino sarà molto veloce. Non passo il mio tempo a “combattere”, ma sono semplicemente uno scienziato che cerca di farlo nel migliore dei modi.

 

 

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