Un quattordicenne all’Ospedale è il bilancio di una lite in strada a Frosinone tra minorenni che la sera di sabato scorso ha portato al ferimento di un 14enne, colpito all’addome da una coltellata. Un coetaneo è stato denunciato per lesioni.
da del 22 NOVEMBRE 2021 11:47
A cura di Alessia Rabbai
Un ragazzo di quattordici anni è rimasto gravamente ferito a seguito di un accoltellamento ed è finito in ospedale. I fatti risalgono alla serata di sabato scorso 20 novembre e sono avvenuti in corso della Repubblica a Frosinone. Secondo le informazioni apprese il ferimento è avvenuto al culmine di una lite nata tra due coetanei, la vittima appunto e un altro ragazzo. Una discussione nata in strada per motivi banali che è degenerata, fino a quando uno dei due ha estratto un coltello e ha colpito l’altro, raggiungendolo all’addome. Arrivata la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112 con la richiesta urgente d’intervento sul posto, E’ intervenuto il personale sanitario in ambulanza, che lo ha soccorso e trasportato all’ospedale Fabrizio Spaziani. Arrivato al pronto soccorso è stato affidato ai medici che lo hanno sottoposto agli accertamenti necessari al caso e medicato. Al momento non si conoscono le sue condizioni di salute. Il quattordicenne che lo ha ferito, rintracciato e raggiunto dalle forze dell’ordine, ha ricevuto una denuncia per lesioni dolose gravi.
Il sindaco: “Incremento dei controlli sulla movida”
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, che ha annunciato un incremento dei controlli “utili non soltanto sotto il punto di vista della prevenzione, ma anche per garantire la giusta serenità e tranquillità a quelle migliaia di ragazzi che si svagano o si divertono correttamente, senza eccessi e senza violare le norme che disciplinano la convivenza all’interno di una comunità – si legge in un post pubblicato su Facebook – È importante tenere alta l’attenzione verso qualsiasi forma di sopruso o violenza, segnalando, se occorre, l’uso o il possesso di armi, più o meno improprie, da parte di coetanei che meritano le più severe sanzioni, penali e morali, previste dal nostro ordinamento e dalla coesione sociale”.