sabato, Maggio 29, 2021

Alle Colonne di San Lorenzo, la notte dopo gli spari: tra proteste contro la polizia, birre e coprifuoco violato

CRONACA

A MIlano un’altra notte senza regole

Stefano Landi / CorriereTv

«La polizia spara, non aspettiamo il morto». Uno striscione portato dai ragazzi dei centri sociali, i cori contro la polizia. Ventiquattro ore dopo la sparatoria che ha scosso la movida milanese (guarda il video), i giovani si riprendono la piazza. Non ci sono forze dell’ordine: scelta ragionata per evitare tensioni.

Sono le 23 e 45. Il coprifuoco è puramente virtuale. Centinaia di ragazzi, musica dalle casse. I sacchetti del supermercato pieni di birre e vodka. Si balla, dai gradini della Basilica di San Lorenzo, fino a tutto intorno.

Non si dorme alle Colonne. I residenti lo sanno. Una raccolta di firme dietro l’altra. Ma il problema non è più il rumore, né la folla fino all’alba: è l’escalation di violenza. Il «volume» del degrado si è alzato dopo il lockdown.

Le colonne, con quell’etichetta indelebile di capitale della movida under 20, sono sempre state un rifugio notturno, e come in tutti i rifugi ci sta dentro di tutto. Ma se all’aperitivo a fare effetto è la massa di gente, il disordine aumenta a tarda ora.

Come l’altra sera, quando dopo una segnalazione di tentativo di rapina le forze dell’ordine sono arrivate sul posto e sono state aggredite. Contro di loro è stato aizzato un pitbull, ed è scattata una sparatoria. Raccontata qui.

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