giovedì, Maggio 5, 2022

Alta volatilità sui mercati azionari……

Seduta sulle montagne russe per il Ftse Mib, che ha chiuso a 23.759 quota (-0,6%) dopo aver oscillato tra un massimo intraday a 24.440 punti e un minimo a 23.694 punti.

da del il 05/05/2022 18:00

di Marco Capponi

Una giornata a due facce quella sull’azionario, con la mattinata all’insegna dei decisi rialzi in scia al rally di Wall Street di ieri dopo la decisione della Fed (alzati di 50 punti base i tassi) e l’ultima parte della seduta in frenata sempre in scia allazionario americano, che frena proprio dopo l’exploit della vigilia.

Sul fronte dei dati macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) sono aumentate di 19.000 unita’ a quota 200.000, peggio del consenso, fermo a 182.000.

La produttivita’ nei settori non agricoli dell’economia americana e’ diminuita a un ritmo del 7,5% nel 1* trimestre, mentre il consenso stimava un -5,2%.

A piazza Affari in spolvero Unicredit (+2,08%) sui giudizi positivi degli analisti sui conti.

Tra i bancari bene anche Mediobanca. In deciso calo invece Moncler, che dopo un avvio positivo ha invertito decisamente la rotta, chiudendo con un -5,63%. Nel lusso, al contrario, in luce S. Ferragamo (+2,99%) sulle attese positive per i prossimi conti trimestrali.

Solide le principali utility con l’eccezione di Enel.

In ordine sparso i peggiori: Moncler maglia nera.

Il Ftse Mib vira al ribasso nella seconda parte di giornata (-0,6%) e tra i titoli in controtendenza rispetto al listino spicca Unicredit (+2,1%) in seguito ai giudizi positivi degli analisti sui conti. Il gruppo guidato dal ceo Andrea Orcel ha calcolato che senza l’impatto della guerra avrebbe registrato un utile trimestrale di 1,16 miliardi, ma il conflitto è costato 915 milioni e la banca ha chiuso comunque con un profitto di 247 milioni.

Sopra la parità anche Banca Mediolanum (+1,2%), Campari (+1,1%) e tra i finanziari Mediobanca (+0,4%). Hanno resistito ai ribassi poi alcune delle principali utility, come A2a (+0,2%), Hera (+0,2%) e Snam (+0,1%).

Dall’altro calo della barricata in deciso calo Moncler, che dopo un avvio positivo ha invertito decisamente la rotta, chiudendo a -5,6%. Nel lusso, al contrario, fuori dal listino principale si è messo in luce Salvatore Ferragamo (+3%) grazie alle attese positive per i prossimi conti trimestrali.

In ordine sparso gli altri titoli peggiori: Pirelli cede il 2,8%Buzzi Unicem il 2,4%, Enel il 2,2% e Azimut l’1,8%. 

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