Le norme sono contenute nella bozza di un decreto sulle intercettazioni all’ordine del giorno ad un Consiglio dei ministri convocato alle 21.30 di questa sera. Il decreto conterrà misure in materia di ordinamento penitenziario e a tutela dei dati personali in relazione alla app Immuni.
di redazione Roma
del 29/04/2020 15:50
Sono in arrivo le regole per il tracciamento dei contatti in funzione anti-Contagio da Coronavirus tramite app. Le norme sono contenute nella bozza di un decreto sulle intercettazioni all’ordine del giorno ad un Consiglio dei ministri convocato alle 21.30 di questa sera.
Il decreto conterrà misure in materia di ordinamento penitenziario e a tutela dei dati personali in relazione alla app Immuni. Il sistema sarebbe finalizzato a rilevare i contatti “stretti” tra coloro che hanno installato la app “su base volontaria” posto che i dati dovranno essere resi “anonimi” o se non è possibile “pseudonomizzati”. E‘ esclusa la geolocalizzazione. L’utilizzo dell’app per il tracciamento del coronavirus e i relativi dati cesseranno entro il 31 dicembre 2020, così come la piattaforma istituita dal ministero della Salute in coordinamento con la Protezione Civile, l’Iss e le strutture sanitarie pubbliche e private “per gli ulteriori adempimenti necessari al tracciamento dei contatti e per l’adozione di correlate misure di sanità pubblica e di cura”.
Si specifica, inoltre, che i dati raccolti attraverso l’applicazione non possono essere utilizzati per finalità diverse da quella del tracciamento “salva la possibilità di utilizzo in forma aggregata o comunque anonima, per soli fini statistici o di ricerca scientifica”. Il ministero, inoltre, adotta “misure tecniche e organizzative idonee a garantire un livello di sicurezza adeguato ai rischi elevati per i diritti e le libertà degli interessati, sentito il Garante per la protezione dei dati” e che “diritti degli interessati possono essere esercitati anche con modalità semplificate”. ù
La piattaforma del ministero della Salute, infine, è “realizzata esclusivamente con infrastrutture localizzate sul territorio nazionale e gestite da amministrazioni o enti pubblici o in controllo pubblico”. Il sistema di tracciamento “dovrà tenere in considerazione l’evoluzione di sistemi internazionali oggi ancora non completamente definiti, in particolare i modelli annunciati da Apple e Google, su cui la soluzione italiana si baserà”, ha detto il ministro dell’Innovazione, Paola Pisano, nel corso di un’audizione in commissione Lavori pubblici al Senato. Pisano ha spiegato che si lavora a un’app “unica a livello nazionale e interoperabile anche a livello europeo”
Il gruppo incaricato di valutare le offerte per l’app di tracciamento nella conclusione del suo lavoro ha identificato “due soluzioni, ‘Immuni’ e ‘Covid App’, come maggiormente idonee per essere testate in parallelo al fine del contrasto all’emergenza Coronavirus. La task force ha poi evidenziato che l’applicazione ‘Immuni’ dal punto di vista tecnico fosse quella più avanzata e più vicina alla visione Ue che stava nascendo in quel momento”.
Sempre con una app si sta studiando un modo per eliminare le code al supermercato. “Stiamo pensando, ma ancora non abbiamo iniziato nulla, all’ipotesi di utilizzare un elimina code al supermercato” dice ancora Pisano “Stiamo anche immaginando, insieme al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli, un‘app che possa aiutare a rispettare le distanze all’interno dei mezzi pubblici”. Pisano, in precedenza, aveva detto che “il sistema di contant tracing dipende dall’approvazione di una norma primaria, che fisserà i principi ai quali il governo si dovrà attenere e che riservi la gestione di questa applicazione a un soggetto pubblico”.Norma in arrivo, appunto, questa sera in consiglio dei ministri.