Chiusura in calo per piazza Affari (-0,96%) e le altre borse europee dopo i recenti rialzi. Debole anche Wall Street in una giornata caratterizzata dall’incremento dei prezzi delle materie prime.
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Focus sempre sulla situazione in Ucraina. La Russia ha perso tra i 30 mila e i 40.000 soldati nel corso della guerra in Ucraina. Lo hanno dichiarato i funzionari militari della Nato. “Nelle perdite russe sono compresi i militari morti, feriti, fatti prigionieri o scomparsi”, ha sottolineato un alto ufficiale militare della Nato.
L’attacco russo all’Ucraina inoltre sta frenando la crescita economica e sta spingendo al rialzo l’inflazione in Germania. “Ora prevediamo che la crescita non superi il range del 2,2-3,1% quest’anno”, afferma Timo Wollmershauser, head of forecasts dell’Ifo. A dicembre, l‘istituto aveva stimato un’espansione del 3,7% per quest’anno. Al contrario, e’ probabile che l‘inflazione aumenti piu’ rapidamente del previsto. L‘Ifo ora prevede che l’indice dei prezzi al consumo si attesti tra il 5,1 e il 6,1%, anziche’ il 3,3% stimato a dicembre.
Da segnalare anche che l’indice di fiducia dei consumatori dell’area euro, secondo la lettura preliminare di marzo, si e’ attestato a -18,7 punti, in peggioramento rispetto ai -8,8 punti di febbraio. Il dato e’ peggiore di quanto atteso dal consenso degli economisti, a -12,5 punti.
Sul paniere principale del listino milanese bene i petroliferi di riflesso alla salita del greggio. In ascesa Saipem (+7,2%) di riflesso anche all’attesa per la manovra di supporto, Tenaris (+2,78%) e Eni (+0,9%).
Ha prevalso il segno meno invece sulle banche: Banco Bpm -1,66%, Bper -1,51%, Mediobanca -1,53%, Intesa Sanpaolo -2,48%, Unicredit -2,96%.
In rosso anche Iveco (-1,73%) su cui Exane Bnp Paribas ha avviato la copertura con raccomandazione outperform e prezzo obiettivo a 10 euro. In progresso invece Leonardo (+2,65%), Interpump (+1,25%), Cnh I. (+0,6%) e Generali Ass. (+0,32%).