da del lunedì 26 dicembre 2022
di Pino Ciociola
Mattina della Vigilia, l’altro ieri, a Facen, frazione di Pedavena: gli animali sono spariti dalla stalla della ‘Comunità di San Francesco’. Inspiegabilmente hanno bivaccato davanti alla chiesa.
Gli animali che tornano in Comunità e Gioia non si vede perché è avanti – Comunità di San Francesco (Facen di Pedavena).
Paura e sorpresa: gli animali non ci sono più. Un asino e due capre. Spariti. Le otto di mattina dell’altro ieri, vigilia di Natale, fa un bel freddo a Facen, frazione di Pedavena, due passi da Belluno, poco più di cinquecento residenti. Come ogni giorno a quest’ora bisogna governare stalla e animali della Comunità di Villa San Francesco. Ma la stalla è vuota e non era mai successo.
Aldo chiede aiuto a Gioia, che è una delle due capre e in qualche modo il ‘capo’ degli animali in quella stalla: la chiama urlando, una, due, tre volte. Niente. Bisogna mettersi subito a cercarli. E si muovono in parecchi.
Si dividono e dividono paese a zone, via via si chiamano da colle a colle per comunicare e aggiornarsi, girano in lungo e largo, ore e ore, fino al pomeriggio e s’è fatto buio. Sempre niente, non c’è traccia degli animali da nessuna parte. Sconforto. Quegli animali sono parte della Comunità. Chissà dove sono andati o finiti.
Un urlo. Improvviso. Arriva proprio dalle parti della stalla, è una signora: “Stanno tornando da soli e vengono qui!”. Davanti a loro, impettita, c’è Gioia.
Roba da far festa, adesso. Nessuno della Comunità sta più nella pelle e “la contentezza va alle stelle che stasera non ci sono”, pensa Aldo, quasi settant’anni, burbero, pragmatico eppure visionario come pochi.
Gli animali rientrano, bisogna farli mangiare, sistemarli e arriva un uomo: “La Notte Santa incombe – dice -, bisogna che andiate a ripulire la scalinata della chiesa”. Che ha sessantasei scalini e porta su al piccolo sagrato della chiesa parrocchiale di ‘San Pietro Apostolo’ a Facen: “L’unico posto dove non li avevamo cercati!”, pensa ancora Aldo, che la Comunità l’ha fondata venticinque anni fa: “E’ vero, riconoscono stalla e Padrone”.
Non ha grossi dubbi. Gli animali erano spariti per raggiungere quella chiesetta d’un piccolo paese perché “Gioia deve aver sentito la Sua voce. Lo fa spesso anche in Comunità per arrivare subito da noi”.
Nemmeno voleva fosse raccontata, Aldo, questa storia. Non è uomo da riflettori, troppe parole o scene. Però alla fine, sotto voce, lo confida: “Mi piacerebbe che chi la conoscesse, questa storia “stramba”, ma vera, ascoltasse la voce delle persone care che non ci sono più. Si facesse aiutare dalla bontà dalla loro vita di ieri e quella di oggi Lassù, dai sacrifici fatti”.
E gli piacerebbe anche altro: “Che avessero il desiderio di sentire la voce del Pastore, quel Gesù di Nazareth e pure di Betlemme”.