La holding della famiglia di Ponzano Veneto riscrive lo statuto: diventa Spa da Srl. Il primogenito di Luciano è Presidente, Laghi resta operativo come Ceo.
da di Giovedì, 13 gennaio 2022
di Andrea Deugeni
Lock up di 5 anni per i soci che vogliono monetizzare la propria partecipazione. Previsto ampio meccanismo di prelazione.
I quattro rami dei Benetton si compattano (scelte all’unanimità) sul nome di Alessandro, il primogenito del capostipite Luciano, come Presidente di Edizione, la holding di famiglia che gestisce le partecipazioni della famiglia di Ponzano Veneto e nessun contraccolpo della vincenda giudiziaria dell’Ilva di Taranto per il commercialista romano Enrico Laghi (era stato anche ai domiciliari come provvedimento cautelare, poi ritirato) che diventa, invece, Amministratore Delegato.
La famiglia nordestina che ha fatto fortuna negli anni ’80 con l’abbigliamento e i maglioncini colorati, patrimonio poi diversificato nel business infrastrutturale con Atlantia e nella ristorazione con Autogrill, trova la quadra sulla nuova era della holding. Pagina tutta da scrivere dopo la travagliata vicenda Autostrade e il grande contraccolpo reputazionale, conseguente alla tragedia del crollo del Ponte Morandi, fase per cui era stato chiamato a Treviso proprio l’ex commissario straordinario dell’acciaieria pugliese con grande esperienza nel variegato mondo della finanza italiana (da Enel a Telecom, da Pirelli ad Acea, da Eni a Saipem e da Banca Finnat alla Rai) e nei palazzi capitolini della politica, a cui i quattro rami della dinastia avevano affidato il compito di completare la vendita di Aspi a Cdp e ai Fondi e di gestire la transizione trovando la futura guida operativa del gruppo.
Dopo la nomina a fine novembre 2020, era piombata a Treviso a settembre dello scorso anno una nuova tegola giudiziaria, proprio sul neo incaricato Laghi, a cui invece la famiglia ha rinnovato ora la massima fiducia anche perché, secondo quanto rivelano alcune fonti, la vicenda giudiziaria della corruzione in atti giudiziari (che, oltre ai domiciliari, aveva portato anche al sequestro preventivo di 270 mila euro per il commercialista) che lo riguarda è in via di risoluzione.
L’Assemblea Straordinaria, spiega una nota, ha approvato un nuovo statuto che, oltre a cambiare la forma societaria da Srl a Spa, “mira a rinnovare l’impegno alla stabilità del gruppo, confermando la missione di Edizione quale holding pura di partecipazioni e la strategicità dei suoi investimenti nelle controllate Atlantia, Autogrill e Benetton Group”.
Le nuove regole di governance consentiranno inoltre di “preservare l’unitarietà del controllo di Edizione in capo alla famiglia Benetton nei passaggi generazionali”. Come? Attraverso “un periodo di lock up di cinque anni” che dunque darà il tempo ai soci di trovare un accordo sulle modalità di uscita e “meccanismi, anche di prelazione, in linea con la best practice delle holding familiari”.
Dopo un lungo confronto interno, si è deciso di introdurre maggiore flessibilità nelle regole societarie per tenere conto dei passaggi generazionali, contemperando due esigenze: quella di rispettare le volontà di chi vuole perseguire altri destini diversi da quelli aziendali e quella di mantenere le quote in mano agli esponenti della famiglia. In sostanza, quanti fra gli eredi vorranno monetizzare la propria partecipazione equamente divisa fra ai quattro rami dovranno offrire la vendita in prelazione prima all’interno dello stesso ramo, poi ad esponenti di rami diversi ed infine è previsto anche un riacquisto di ultima istanza da parte della Spa, in modo da far restare le quote in cassaforte. Un meccanismo previsto anche in altre strutture famigliari come la Giovanni Agnelli Bv controllata dagli eredi della famiglia torinese.
Il nuovo Statuto poi prevede la nomina di un Consiglio di Amministrazione composto da quattro Consiglieri diretta espressione della famiglia Benetton e sino a cinque consiglieri indipendenti, uno dei quali sarà l‘Amministratore Delegato.
I membri della famiglia Benetton che faranno parte del Board, in rappresentanza dei quattro rami familiari sono, oltre ad Alessandro Benetton, Carlo Bertagnin Benetton (figlio di Giuliana), Christian Benetton (figlio di Carlo) ed Ermanno Boffa (marito di Sabrina, figlia di Gilberto). La selezione degli altri quattro consiglieri indipendenti si concluderà entro gennaio, mentre le nomine di Alessandro e di Enrico Laghi, che da Presidente operativo conserva le deleghe e diventa Amministratore Delegato, diventeranno effettive a inizio febbraio.
Inoltre, fra le partecipazioni strategiche fra cui non sono state inserite Mediobanca (2%, non più nel patto di consultazione) e Assicurazioni Generali (3,9%), Edizione ha fatto sapere di aver aumentato la propria quota in Atlantia al 33,1% da 31% attraverso acquisti di azioni da parte di Sintonia, Società della Galassia Benetton, nel corso di dicembre.
A febbraio quando le indicazioni dell’Assemblea Straordinaria verranno ratificate, sul tavolo dei vertici arriverà subito la decisione su quale strada intraprendere per la battaglia di Trieste sulla governance delle Generali. Scelte che, dopo la neutralità dichiarata da parte della precedente gestione fra gli schieramenti opposti (Mediobanca-De Agostini da una parte e Del Vecchio-Caltagirone-Fondazione Crt dall’altra), Alessandro Benetton ed Enrico Laghi staranno valutando nel dettaglio i piani industriali e i manager in lizza per realizzare quelli proposti.
@andreadeugeni