Piazza Affari scivola sulle tensioni di una crisi energetica. Ecco le società che a Milano si sono distinte per performance sui listini nella giornata di lunedì 5 settembre | CASO DI BORSA: Valsoia perde terreno dopo i conti (-1,88%)
dadel 05/09/2022 18:00
di Rossella Savojardo
Lunedì nero per le borse europee che chiudono la seduta in netto rosso. Ad andar peggio sono Milano, dove il Ftse Mib è sceso del 2,01% a 21.480 punti, e Francoforte, dove il Dax ha perso oltre il 2,2%. In calo di oltre un punto percentuale (-1,2%) Parigi, mentre l’elezione della nuova premier inglese, Liz Truss, fa riprendere Londra che riesce a chiudere un soffio sopra la parità (+0,09%).
La corsa del prezzo del gas, che ad Amsterdam si muove attorno ai 280 euro al megawattora (+24% a 268 euro), spaventa gli investitori, che temono le conseguenze per l‘economia sull’inflazione per uno stop totale delle forniture russe all‘Europa. I timori si concentrano principalmente sul blocco del Nord Stream 1, il gasdotto che attraverso il Mar Baltico trasporta direttamente il gas proveniente dalla Russia in Europa occidentale passando per la Germania, che avrebbe dovuto riaprire il 2 settembre ma non è tornato in funzione a causa di presunti problemi alla manutenzione legati però alle sanzioni, secondo quanto riferito da Gazprom. In giornata il Cremlino ha fatto sapere che i problemi con le forniture di gas all’Europa attraverso il Nord Stream continueranno fino alla revoca delle sanzioni che impediscono la manutenzione dei macchinari del gasdotto. A far le spese del blocco alle forniture energetiche europee è anche l‘euro, che fatica a mantenere quota 0,99 sul dollaro (-0,27%).
A Piazza Affari male gli industriali, salgono solo i petroliferi
A Piazza Affari in fondo al listino principale si posizionano gli industriali: Interpump (-4,82%), Stellantis (-4,79%), Pirelli (-5,06%), Iveco (-4,15%), Stmicroeletronics (-2,51%), Cnh Industrial (-2,72%), Prysmian (-2,49%).
In controtendenza invece rispetto al mercato Wiit, salita del 3,09% grazie ai giudizi positivi degli analisti all’acquisizione della tedesca Lansol. Intanto la corsa del petrolio spinto dal taglio della produzione dell‘Opec+ porta in cima al listino i petroliferi (+1,1% Tenaris, +0,23% Eni) gli unici titoli a tenere sul Ftse Mib.
Sul Ftse Italia vendite su Racing Force
Chiusura in calo per il Ftse Italia Growth in un contesto di decise vendite per l’azionario: -1,09% a 9.218 punti. Non è riuscita a tenere il prezzo Racing Force (-1,98%) nonostante la notizia che il gruppo, leader nel settore dei prodotti di sicurezza per il motorsport, ha firmato un memorandum of understanding con Lift Airborne Technologies per la produzione di calotte in carbonio per il Next Generation Fixed-Wing Helmet (Ngfwh) progettato per la United States Air Force. Racing Force produrrà la calotta in carbonio per Lift, per le versioni del Ngfwh destinate ad applicazioni militari e civili.
L‘8 luglio l‘Aeronautica Militare degli Usa, attraverso il suo Program Management Office, aveva annunciato che Lift è stato il vincitore finale del concorso pluriennale Ngfwh per proseguire con lo sviluppo di prototipi di un nuovo casco per gli equipaggi di aerei ad ala fissa dell‘Aeronautica Militare.