Milano si mantiene sopra quota 26.000, mentre Francoforte tocca i record storici. L’azionario europeo chiude la settimana consolidando un’altra ottava di guadagni. Wall Street prosegue sopra la parità nonostante i dati sulla fiducia dei consumatori sotto le attese. Oro a 1.775 dollari l’oncia | Ftse Mib, i titoli migliori e peggiori della giornata
da del 13/08/2021 16:58
di Rossella Savojardo
Rialzi contenuti per il mercato azionario europeo in chiusura di settimana. Milano conclude guadagnando lo 0,36% a quota 26.653 punti. Seguono a ruota Parigi in crescita dello 0,19%, Londra dello 0,40% e Francoforte dello 0,26%, con il Dax che ha toccato i massimi storici nel corso della seduta.
“I buoni conti societari e il forte programma di vaccinazioni che ha portato a un allentamento delle restrizioni nel Vecchio continente hanno guidato i rialzi. L‘outlook è molto incoraggiante per l’Europa e lo stiamo vedendo riflesso negli indici. Ovviamente dopo una tale forte corsa e andando verso un periodo più calmo c’è la possibilità di alcune prese di profitto nelle prossime settimane”, segnala Craig Erlam, senior market analyst di Olanda. Intanto la moneta unica recupera terreno sul dollaro e ritorna a 1,80.
Anche Wall Street si mantiene sopra la partità dopo i record in apertura per Dow Jones e S&P 500, adesso rispettivamente in crescita dello 0,07% e dello 0,03%, reduci da tre chiusure da primato consecutive.
Passando ai dati macro, in agosto i consumatori statunitensi si stanno dimostrando molto meno ottimisti sull’economia rispetto al mese precedente a causa della diffusione della variante Delta del coronavirus. L’indice preliminare sulla fiducia, infatti, redatto mensilmente dall‘Università del Michigan, è stato pari a 70,2 punti, inferiore a 81,2 della lettura finale e a 80,8 della lettura preliminare di luglio, contro attese per un dato a 81,3. Si è trattato della peggiore lettura dall’aprile 2020, in piena emergenza coronavirus. Inoltre i prezzi import degli States sono cresciuti dello 0,3% a livello mensile a luglio. Il dato è inferiore al consenso degli economisti (+0,6% m/m). I prezzi delle importazioni al netto dei prodotti petroliferi, sempre nel mese di luglio, sono invece saliti dello 0,1% su base mensile.
Ancora contrastate le commodities con il petrolio in calo sui due listini di riferimenti (Wti a 68 dollari al barile e il Brent a 70), mentre l’oro guadagna l’1,37% a 1.775 dollari l’oncia. In campo obbligazionario il rendimento del Btp decennale sale dello 0,550% mentre lo spread Btp/Bund resta fermo a 101 punti base