La Bce conferma l’orientamento di medio periodo della politica monetaria, ma dopo vent’anni, il target dell‘inflazione è rivisto al 2%. Lo ha detto la Presidente della Bce Christine Lagarde in Conferenza Stampa a Francoforte commentando i risultati della policy review annunciati oggi. Piazza Affari in rosso: è arrivata a perdere anche il 3%. Si registrano vendite a pioggia su materie prime, auto e banche.
da del 08/07/2021 15:12
Seduta in forte calo per le Borse europee. Proseguono le contrattazioni in calo con gli investitori che guardano alle mosse delle banche centrali. Mentre la Banca Centrale Europea mostra gli esiti della Strategy Review, i mercati valutano la possibilità di una riduzione degli stimoli da parte della Fed.
In questo scenario si inserisce l’aumento dei contagi della Variante Delta del coronavirus con la possibilità di un rallentamento della ripresa economica globale.
I mercati del Vecchio continente attendono l’avvio di Wall Street dove i future sono in calo.
In flessione Milano (-2,9%), Madrid e Parigi (-2,3%), Londra (-1,9%), Francoforte (-1,9%). I listini sono appesantiti dalle auto (-2,9%) e dalle banche (-2,5%).
A Piazza Affari soffrono gli istituti di credito con Banco Bpm (-3,6%), Unicredit (-3,4%), Bper (-3%), Intesa SanPaolo (-2,9%). Scivola la moda dove sono in forte calo Moncler (-4,5%), Ferragamo (-4,3%) e Tod’s (-4,5%).
Pesante anche Stm (-4,6%). Oltre metà seduta Milano perde il 2,84%, avviandosi verso la peggiore seduta da inizio 2021, Londra il 2,04%, Francoforte il 2,28% e Parigi il 2,59%. La nuova stretta cinese contro le società hi-tech piega gli listini asiatici: in particolare sofferenza Hong Kong cede il 2,6% e Tokyo che chiude a -0,88%.
La politica monetaria è stata al centro anche della scena europea con la Bce che ha annunciato la revisione delle proprie strategie di politica monetaria. Tra le novità più importanti e attese l’abbandono del target di inflazione “vicino o sotto il 2%”. L‘Eurotower punta ora ad un 2% “simmetrico”, nel senso che “il Consiglio direttivo considera le deviazioni negative e positive da questo obiettivo ugualmente indesiderabili”.
L’attesa degli investitori è rivolta verso Francoforte, dove Christine Lagarde presenterà la nuova strategia di politica monetaria della Bce, rivedendo in particolare l’obiettivo di inflazione da “vicino ma sotto il 2%” .
“Sono lieta di annunciare che il Consiglio direttivo ha approvato ieri la nuova strategia di politica monetaria della Bce. Pur dando per scontato il mandato principale della Bce di stabilita’ dei prezzi, la revisione ci ha permesso di mettere in discussione il nostro pensiero, impegnarci con numerose parti interessate, riflettere, discutere e raggiungere un terreno comune su come adattare la nostra strategia”.
E’ quanto afferma la Presidente Bce Christine Lagarde in un comunicato. “La nuova strategia – spiega – e’ una solida base che ci guidera’ nella conduzione della politica monetaria negli anni a venire”. Secondo quanto indicato nel comunicato, la prima riunione ordinaria di politica monetaria del Consiglio Direttivo che applichera’ la nuova strategia sara’ quella del 22 luglio. “Il Consiglio direttivo intende valutare periodicamente l’adeguatezza della propria strategia di politica monetaria, con la prossima valutazione prevista nel 2025”.
La nuova strategia della Bce conferma l’orientamento di medio periodo della politica monetaria. Lo ha detto la Presidente della Bce Christine Lagarde in conferenza stampa a Francoforte commentando i risultati della policy review annunciati oggi.
“Questo consente inevitabili scostamenti di breve periodo dell’inflazione dall’obiettivo – ha detto – nonche’ sfasamenti temporali e incertezza nella trasmissione della politica monetaria all’economia e all’inflazione. La flessibilita’ dell’orientamento di medio termine tiene conto del fatto che la risposta adeguata di politica monetaria a una deviazione dell’inflazione dall’obiettivo dipende dal contesto specifico e dall’origine, dall’ampiezza e dalla persistenza della deviazione. Cio’ consente inoltre al Consiglio Direttivo di tenere conto nelle decisioni di politica monetaria di altre considerazioni rilevanti per il perseguimento della stabilita’ dei prezzi”.