Secondo l’esperto, beneficeranno di una riconferma dell’attuale presidente soprattutto i titoli tech, che fanno da traino al Nasdaq: “Per loro, molta meno regolamentazione che con Biden”. E sul Covid-19: “Gli indici temono l’incertezza, e noi ormai sappiamo gestire il virus” | Chiusura tonica per Piazza Affari. Il Nasdaq oltre il 3%
da del 04/11/2020 18:0o
di Marco Capponi
Mentre l’andamento della pandemia di Covid-19 minaccia un nuovo lockdown generalizzato e le elezioni americane navigano nell’incertezza, le borse europee e americane sono in rally. Potrebbe sembrare un andamento in controtendenza, ma c’è una spiegazione. “Per quanto riguarda gli Stati Uniti, oggi il mercato sta prezzando una possibile rielezione di Trump”, spiega Fabio Caldato, chief investment officer di Olympia Wealth Management. “Questo fatto è una sopresa per i listini, e lo testimonia l’andamento del Nasdaq”.
L’indice dei titoli tecnologici statunitensi è in crescita del 4,4%. “Trump è inviso ai social e al tech”, prosegue l’esperto, “però in realtà è anche colui che permette loro di prosperare, grazie alla bassa regolamentazione. L’elezione di Biden comporterebbe una serie di tasse più elevate per le big corporate, e questo per i giganti della Silicon Valley rappresenterebbe un danno non indifferente”.
Per quanto riguarda il Covid-19, la chiave di lettura è l’incertezza: “I mercati prezzano il fatto che saremo in grado di gestire la seconda ondata: la borsa per sua natura ha paura dell’incertezza, e adesso noi sappiamo come gestire il virus”. Inoltre, i listini guardano con favore agli stimoli monetari e fiscali: “Chiunque sia il vincitore della tornata elettorale americana”, conclude Caldato, “ci sarà un mega stimolo per l’economia, unito al supporto delle banche centrali, che ormai è una costante”.
Borse europee tutte positive oggi. Milano ha chiuso a +1,92%, Parigi a +2,18%, Francoforte a +1,83%, Londra a +1,63% e Madrid a +0,44%. Lo spread Btp/Bund ha chiuso la seduta a 133 punti base. Nel frattempo il Dow Jones avanza del 2,15% e il Nasdaq Composite del 3,79%.
Oggi pare che tutto sia rivolto verso l’alto: petrolio, titoli di Stato e azionario. Secondo Andrea De Gaetano, analista indipendente, questa sarebbe una “nuova dimostrazione di quanto sia difficile prevedere il risultato delle elezioni e ancor di più la reazione del mercato: per ora la temuta incertezza del risultato non sta preoccupando gli investitori, che guardano ai prossimi stimoli fiscali”. Linvito è: “facciamo batter palla, senza emotività”.
Tuttavia Tom Moulds, senior portfolio manager di BlueBay Asset Management, ha avvertito che “vi è sicuramente la possibilità che l’incertezza relativa ai risultati delle elezioni Usa prosegua nei prossimi giorni, ma non crediamo che durerà molto più a lungo”, evidenziando come, “una volta che si calmeranno le acque, l’attenzione tornerà probabilmente sulle misure delle Banche Centrali”. Ma in verità, a tal proposito, Edward Moya, senior market analyst di Oanda, ha evidenziato come i mercati stiano scontando una Fed molto più accomodante e questo dovrebbe essere di sostegno all’azionario Usa. Per l’esperto la prospettiva di un Congresso diviso porterà la Fed nel fare di più nei prossimi mesi.
Nel pomeriggio sono arrivati alcuni segnali favorevoli a Biden, ragion per cui il mercato sta puntando a una soluzione più rapida di quanto temuto stamattina dello stallo elettorale.
Il prezzo spot dell’oro sta trattando a 1.903,25 dollari l’oncia (-0,37%). In rialzo i prezzi del petrolio: il Brent è scambiato a 40,85 dollari al barile (+2,87%) e il Wti a 38,7 (+2,76%). Infine il cross euro/dollaro si sta muovendo intorno a 1,1709 (-0,02%).