Già consigliere politico del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico d’Incà, l’ingegnere aerospaziale starebbe per approdare in Campidoglio con un contratto part-time di rinforzo allo staff del responsabile dei conti, Gianni Lemmetti
da di Andrea Arzilli e Maria Egizia Fiaschetti
L’ex sindaco di Livorno, il 5S Filippo Nogarin, sarebbe in procinto di approdare in Campidoglio con un contratto part-time da 27mila euro come consulente dell’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti.
«Ancora non so niente di preciso», assicura l’interessato, che a Roma ha già un incarico come consigliere politico del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico d’Incà. Salvo ammettere che «tempo fa si era avviato un ragionamento» sulla possibilità che venisse coinvolto nelle battute finali della giunta Raggi sempre più in odore di ricandidatura. Il legame tra i due è cementato dall’esperienza che l’attuale responsabile dei conti capitolini ha maturato nella città labronica, dove ha rivestito la stessa posizione: un rapporto che Nogarin non esita a definire «eccellente».
Il suo nome, del resto, circolava già quando si cercava un nuovo assessore all’Ambiente, dopo le dimissioni di Pinuccia Montanari.
A suo favore, oltre al grillismo di matrice toscana che in Lemmetti ha trovato una delle figure più influenti della squadra guidata dalla sindaca, avrebbe giocato anche la gestione del concordato in Aamps, la municipalizzata livornese dei rifiuti: le sue competenze potrebbero tornare utili considerate le difficoltà in cui versano le partecipate del Comune, Ama (ancora ferma l’approvazione del bilancio 2017) e Atac (la società di trasporto pubblico rischia di perdere l’anno con un deficit di 100 milioni a causa dei mancati ricavi dalla vendita di biglietti). La scelta, tuttavia, potrebbe incidere anche sugli equilibri politici.
Rinforzare l’entourage di Lemmetti equivarrebbe infatti a puntellare in modo ancora più consistente la cerchia dei fedelissimi di Raggi: una strategia che, oltre ad accelerare il raggiungimento degli obiettivi entro fine consiliatura, potrebbe fungere da laboratorio di un probabile team in vista del voto. Non solo. I ritocchi dell’ultimo miglio sono anche il segnale di come la prima cittadina si stia organizzando con un certo margine di autonomia, qualora e nel M5S dovesse prevalere il veto sulla deroga al vincolo di mandato.
20 giugno 2020 | 07:09