Secondo quanto risulta a milanofinanza.it, la proposta vincolante della cordata Cdp-Euronext-Intesa per acquisire Borsa Spa dal London Stock Exchange potrebbe già arrivare venerdì 9. Attese fra 10 e 15 ipo entro la fine dell’anno
da del 07/10/2020 12:40
di Elena Dal Maso
A pochi giorni dalla chiusura dell’operazione su Borsa Spa interviene l’amministratore delegato Raffaele Jerusalmi. Secondo quanto risulta a milanofinanza.it da fonti a conoscenza dei fatti, la cordata composta da Cdp-Euronext e Intesa Sanpaolo dovrebbe presentare al London Stock Exchange l’offerta vincolante per acquisire l’asset italiano fra venerdì 9 e domenica 11 ottobre, con un annuncio ufficiale al più tardi lunedì 12 ottobre. La deadline sull’esclusiva data da Lse agli offerenti è invece venerdì 16.
La due diligence su Borsa Spa e le sue controllate, ovvero Mts, la piattaforma internazionale dei Btp ed Elite, la società che coordina 1.500 pmi non quotate, si è chiusa giorni fa, con largo anticipo sulle previsioni, ora sono al lavoro i team legali per completare le specifiche sulla governance.
Intanto Raffaele Jerusalmi rimarca che “la nostra missione è garantire una Borsa forte, internazionale e capace di attrarre capitali”. I segnali sono “molto positivi ed incoraggianti per la ripresa dell’economia”, ha aggiunto l’amministratore delegato di Borsa Italiana ai microfoni di Class Cnbc. Una buona notizia in tal senso arriva dalla combinazione di Nexi e Sia, quest’ultima in mano alla stessa Cdp, che daranno vita ad un colosso dei pagamenti digitali da 15 miliardi di capitalizzazione di mercato.
“Quest’anno Milano sarà una delle principali piazze per numero di quotazioni”, ha aggiunto Jerusalmi. “Al momento oscilliamo tra il primo ed il secondo posto in Europa. Il clima che si respira tra gli imprenditori, anche durante la Star Conference iniziata ieri, è positivo ed incoraggiante, c’è un forte desiderio di ripartenza per continuare a crescere. È stato un anno in chiaroscuro perché alcune aziende sono andate comunque bene e credo che, nei prossimi anni, vedremo un cambio culturale e generazionale tra gli imprenditori italiani, che consentirà a un maggior numero di aziende di raccogliere in Borsa capitali necessari per innovare, internazionalizzarsi e crescere”, ha sottolineato il Ceo.
Come ha riportato MF-Milano Finanza sabato 3 ottobre, le nuove ipo attese a Piazza Affari entro dicembre sono fra 10 e 15, mercati permettendo. Gli investitori, grazie ai tassi piatti o negativi delle banche centrali, hanno portafogli molto liquidi e stanno cercando belle storie societarie e aziende sulle quali investire, con un occhio attento sulle Pmi italiane.
Sul ruolo centrale di Borsa per la ripartenza del Paese, Jerusalmi ha, quindi, concluso che “la nostra missione è di avere un mercato sempre più internazionale, capace di attrarre capitali e in grado di innovare sia sui prodotti che sui servizi. Sarà fondamentale mantenere la capacità di investire per continuare a migliorare le nostre capacità tecnologiche consentendo alle aziende italiane di operare su una piattaforma in grado di garantire le migliori condizioni per gli investitori internazionali e domestici”.
In merito agli incentivi per l’economia, il manager ha quindi spiegato che gli aiuti hanno una loro efficacia, ma non sono decisivi. “L’incentivo è efficace quando arriva al momento giusto. Io credo che questo possa essere il momento giusto e quindi sono ottimista sull’efficacia di questi provvedimenti. Credo, poi, che gli incentivi siano di grande aiuto per l’industria del risparmio gestito per raccogliere capitali per le imprese presso gli investitori individuali”, ha concluso Jerusalmi.