MILANO (MF-DJ)–Alta volatilità e chiusura in rialzo per Piazza Affari dopo l’aumento dei tassi da parte della Bce di 50 bps.
da del 16/03/2023 17:44
Dopo i rialzi della mattinata, l‘indice principale del listino milanese si era portato a ridosso della parità in attesa della decisione della Bce. Decisione arrivata puntuale alle 14h15 e che ha visto la Banca Centrale Europea, diversamente dalle attese di alcuni operatori, che si aspettavano un incremento di soli 25 bps dopo le ultime vicende che hanno coinvolto Svb e Credit Suisse, alzare il costo del denaro di 50 punti.
Il nostro indice principale, dopo un primo passaggio in negativo, ha poi invertito la rotta per chiudere in progresso dell‘1,38%.
“Siamo pronti a intervenire con tutti gli strumenti nell’ambito del nostro mandato per assicurare che l’inflazione ritorni al nostro target di medio termine e per preservare il buon funzionamento dell’effetto della politica monetaria”, ha affermato Christine Lagarde, presidente della Bce, durante la conferenza stampa che ha seguito la riunione di politica monetaria dell’Istituto di Francoforte, dove la Banca centrale europea ha alzato i tassi di interesse di 50 punti base.
Sul paniere principale in evidenza Iveco (+5,73%), Moncler (+4,3%) e Italgas (+4,2%).Bene pure Saipem (+3,95%) su cui Morgan Stanley ha alzato la raccomandazione a overweight da equalweight.
In ordine sparso le banche: Banco Bpm +1,35%, Bper +0,22%, Intesa Sanpaolo +0,2%, Mediobanca -0,38%, Unicredit +2,72%.
In rosso invece Tim (-1,04%) e Eni (-1,2%). Da segnalare A2A (+2,19%) che ha chiuso il 2022 con un margine operativo lordo ordinario a 1,502 mld di euro, in aumento dell’8% rispetto al 2021 e un utile netto a 401 milioni di euro, in contrazione del 20% rispetto al 2021 anche per effetto dei contributi straordinari previsti dai provvedimenti legislativi. Al netto delle partite straordinarie, l‘utile netto ordinario è pari a 380 milioni di euro, +2% rispetto al 2021.
Rally infine per Webuild (+12,1%) dopo conti che hanno stracciato il consensus. Il gruppo ha chiuso il 2022 con un utile di 118 milioni, in crescita di 175 milioni rispetto all’anno precedente mentre i ricavi adjusted si sono attestati a 8,2 miliardi, in aumento del 22% rispetto al 2021. Effetto conti anche per B. Cucinelli (+8,55%).