COMUNICATO STAMPA
Il 1^aprile 2022 Governo e Parlamento, approvano l’uscita dallo “Stato d’Emergenza da Covid”, ma il Sindaco Gualtieri (ben informato e con un colpo da teatro), approfitta e dimissiona “Senza le votazioni (dovute) dal Consiglio Comunale, licenziando i vertici di Acea Spa: “Presidente e Consiglio di Amministrazione in carica”.
Naturalmente, mentre tutti rifiatano per la meravigliosa notizia della “fine della Pandemia da Covid”, lui ben informato, sostituisce i vertici in carica: Presidente, Ad e l’intero Consiglio di Amministrazione”.
Tuttavia, se ne fregano in molti e con un comunicato si stabilisce che l’Assemblea degli azionisti, come l’abbiamo conosciuta non debba più esistere, anche in Presenza degli Stakeholder.
La nostra Associazione non accettò il “diktat pubblicato il 16 marzo scorso” che peraltro ci ha impedito d’appellarsi alla Consob a tutela degli azionisti dipendenti e dei “diffusi stakolders” che tradizionalmente partecipano da sempre alle Assemblee degli azionisti di Acea SpA.
Le turbolenze globali (cattive oppure buone, per alcuni), comprese le sorprese (belliche) e le scadenze in capo all’Amministrazione Capitolina nella persona del Sindaco (azionista di maggioranza con il 51% del capitale) risultano colpevoli per aver “dimissionato attraverso un personale riformismo dei vertici societari” e senza sottomettere le decisioni al voto dei Consiglieri Comunali. Eppure le regole vigenti presenti negli ATTI votati in Campidoglio al momento della trasformazione di ACEA da azienda comunale in ‘Società per azioni’ e quotarla in Borsa. Atti che hanno previsto dei limiti per i grandi azionisti privati per impedirne le scalate.
Il metodo adottato dal Sindaco Gualtieri può definirsi “arrogante” rispetto al non coinvolgimento del Consiglio Comunale e al peso delle trasformazioni fatte “in un sol colpo”. Da oggi le scalate saranno possibili e non solo in Borsa. In qualche modo (non c’è dubbio) che i fatti concreti hanno aiutato a “spazzare via” tutti i contraccolpi indesiderati e per alcuni fastidiosi, sulle gestioni passate.
Lo smalto fornito dai risultati conseguiti ha messo in risalto l’ottima immagine del colosso romano dei servizi indispensabili (acqua, depurazione, energia, termovalorizzazione dei rifiuti, illuminazione pubblica e artistica) che inorgoglisce gli operai, i tecnici, gli impiegati e i dirigenti dell’intero Gruppo Acea spa.
I possessori di azioni Acea (dipendenti e semplici risparmiatori) possono essere soddisfatti (anche alla luce dell’innalzamento del dividendo a 0,75 per i ‘colleghi-azionisti’ e per i “cittadini risparmiatori”.
Finalmente, i nuovi vertici societari attueranno quanto preordinato nel nuovo Piano Industriale (presentato con successo nelle Capitali finanziarie europee) con decisioni valide poste alla base del rilancio della Holding Acea spa. Una strada che, nella “Bella Italia”, la Società ha adottato con un approccio tutto italiano, come ‘principale linguaggio’ nella “gestione del colosso dei servizi essenziali di Roma e non solo”.
Un linguaggio chiaro usato con tutti gli attori delle attività aziendali. E’ con questo approccio -messo in campo partendo da Rom-a- (ed anche per questo) che sono puntualmente arrivati i “dati positivi”. E’ con questi ingredienti, come si dice in questi casi, che il Bilancio ha fatto il botto!
L’Associazione dei Piccoli Azionisti ha sempre confidato sulla possibilità che la nostra Società avesse (al suo interno) i requisiti e le potenzialità fondamentali per conseguire buoni risultati.
Detto ciò, l’A.P.A ha il dovere di rimarcare anche che: gli attuali “dati ufficiali” rappresentano solo un primo step di successo nel “processo industriale” e nei piani di recupero dell’efficienza e delle potenzialità esistenti; che altri traguardi non sono stati pienamente raggiunti. In molti “settori delle attività strategiche” di Acea, c’è ancora molto da fare.
Peraltro, non bisogna dimenticare che, in primis, è necessario riconquistare la Fiducia-AMORE dei cittadini-utenti e dei clienti per i quali bisogna offrire di più e “con trasparenza” molto, molto di più!
Comunque, all’Assemblea degli Azionisti che si è tenuta il 17 Aprile 2019, oltre alla trasparenza (che non fa mai male) si dovranno verificare e registrare anche quali voti verranno assegnati ai singoli punti da approvare, ovvero (come prevedibile) se ci sarà un assenso corale oppure un dissenso, rispetto al Piano Industriale 2018-2022 (approvato il 28 NOV 2017). Piano focalizzato su investimenti sulla resilienza infrastrutturale e sull’innovazione (3 Miliardi di Euro di Investimenti Infrastrutturali, con EBITDA superiore al Miliardo di Euro al 2020, Controllo dell’Indebitamento di Gruppo e Aumento con PAY OUT sempre superiore al 50%).
L’Associazione, comunica che i BILANCI Societari (al 31 Dicembre 2018), come da prassi, quando saranno consegnati, verranno esaminati con la dovuta attenzione e divulgati con apposito Comunicato Stampa, rivolto alla generalità dei risparmiatori.
L’Acea, società di gestione dei servizi essenziali, in primis gestore dei più grandi servizi acquedottistici del Paese, va tutelata e difesa dagli attacchi deleteri e/o di pura speculazione, ossia secondo le convenienze del momento. Il 20 aprile 2018, l’APA esplicitamente ha richiesto che i nuovi Vertici si impegnino a recuperare efficienza, con una specchiata diligenza e correttezza che non devono mancare in Acea.
Evitando gli eccessi di spesa e gli sprechi, che anche in passato, sono stati denunciati ufficialmente dall’Apa.
Inoltre, l’Associazione ha (in più chiesto di riconquistare la fiducia delle Comunità servite e di rilanciare la partecipazione dei lavoratori Acea“ai piani di recupero messi in campo” per soddisfare i bisogni dei cittadini (di tutti i livelli sociali) e (comunque) partendo dai ceti più deboli.
Per il Consiglio Direttivo
Il Presidente
Franco Di Grazia