Le conclusioni approvate a Bruxelles: in materia di aiuti di Stato, le procedure devono essere rese più semplici, rapide e prevedibili e devono consentire di fornire rapidamente un sostegno mirato, temporaneo e proporzionato, anche mediante crediti d’imposta, nei settori strategici per la transizione verde. Situazione migratoria una sfida europea che richiede una risposta europea
da del 10/02/2023 09:30
“Sono molto contenta dei risultati ottenuti dall’Italia, siamo estremamente soddisfatti degli importantissimi passi in avanti fatti su alcune materie particolarmente delicate”. Lo ha detto la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in Conferenza Stampa a Bruxelles dopo il Consiglio europeo. “Credo che l’immagine di compattezza data ieri sia stato un segnale molto importante. All’interno della dinamica del Consiglio europeo c’è la conferma del pieno sostegno alla causa ucraina, alla sovranità e libertà del popolo ucraino. E’ stata ribadita non solo la compattezza dell’Europa ma anche il fatto che intende rimanere al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo e gli strumenti necessari”, ha poi aggiunto entrando nel merito delle discussioni affrontate nel corso della riunione a Bruxelles.
“Abbiamo chiesto che la Commissione faccia una proposta su un fondo sovrano europeo, un fondo dedicato alla sovranità strategica europea. Siamo consapevoli che richiede del tempo e noi non abbiamo tempo”, ha detto la Premier Giorgia Meloni. E poi: “Ci siamo interrogati su come creare uno spazio fiscale e siamo riusciti ad ottenerlo nelle conclusioni di questo Consiglio”. “La discussione sulla competitivitá delle nostre industrie è nata giá dal precedente Consiglio. L‘Italia ritiene che le crisi che abbiamo fronteggiato in questi anni necessitino di una discussione strategica sulle prioritá che il Continente Europeo deve darsi per recuperare una propria sovranitá. La vicenda ucraina con i problemi legati all’energia, ma ancora prima la crisi pandemica, ci hanno insegnato che l‘Ue debba porsi il problema delle catene di approvvigionamento strategico. Penso sia un tema molto importante”. E quindi avverte: “Se non si controllano le catene di approvvigionamento strategiche si rimane in balia degli eventi”.
“La proposta italiana era la possibilità di una flessibilità sui fondi esistenti, già stanziati, abbiamo chiesto la possibilità di usare appieno queste risorse per concentrarle sulle priorità che abbiamo. Col tema di limitare e rendere temporanei gli aiuti di Stato, con il tema della flessibilità e della Riforma della governance e con la vicenda degli approvvigionamenti strategici la posizione italiana sull’economia è pienamente entrata nelle conclusioni del Consiglio Europeo e possiamo esserne soddisfatti”, ha dichiarato Meloni.
Ovviamente occhi puntati sui rapporti con la Francia. “Io e Macron ci siamo stretti la mano, ci siamo sorrisi, poi stavamo parlando, tutto si può raccontare ma sono rapporti normali. Certo, rispetto a chi pensava che la politica estera italiana fosse solo farsi dare la pacca sulla spalla e non considerare i tuoi interessi, penso che questi siano più rilevanti e di doverli difendere come fanno gli altri”, ha detto la Presidente del Consiglio, rispondendo a una domanda sulle tensioni con il Presidente Macron, dopo il Consiglio Europeo Straordinario a Bruxelles. “A me interessa il sodo, questo documento dice tutt’altro rispetto a un presunto isolamento italiano: dice che l’Italia sa dialogare con tutti”, ha rilanciato Meloni mostrando il Documento finale del Consiglio Europeo. “Chi pensa che l’Europa debba essere un club dove c’è chi conta di più e chi di meno sbaglia, vale la pena ricordarsi del Titanic: quando la nave affonda non importa quanto hai pagato il biglietto”, ha osservato. “Mi tengo i rapporti aperti con tutti e poi vedo con chi posso convergere su determinati temi e mi sembra che i risultati ci siano”, ha concluso la Premier.
“In materia di aiuti di Stato, le procedure devono essere rese più semplici, rapide e prevedibili e devono consentire di fornire rapidamente un sostegno mirato, temporaneo e proporzionato, anche mediante crediti d’imposta, nei settori strategici per la transizione verde che subiscono l’impatto negativo delle sovvenzioni estere o degli elevati prezzi dell’energia”, si legge nelle conclusioni approvte ieri a Bruxelles dal Consiglio europeo. “Si dovrebbe inoltre prestare grande attenzione al mantenimento della competitivitá delle Pmi. È necessario mantenere l’integritá del mercato unico e la paritá di condizioni al suo interno”, si legge ancora nel documento finale.
Capitolo immigrazione. “Il Consiglio europeo ha discusso della situazione migratoria: una sfida europea che richiede una risposta europea”, si legge nel documento finale del Consiglio europeo. “Il Consiglio europeo ha valutato l’attuazione delle sue precedenti conclusioni, finalizzate allo sviluppo di un approccio globale alla migrazione che combini il rafforzamento dell’azione esterna, un controllo piú efficace delle frontiere esterne dell‘UE e la dimensione interna, nel rispetto del diritto internazionale, dei principi e dei valori dell‘UE, nonchè della tutela dei diritti fondamentali. Sulla scorta della recente lettera della Commissione, il Consiglio europeo chiede il rafforzamento e l’accelerazione di misure operative immediate”, si legge ancora nel documento. In particolare, “l’Unione Europea rafforzerà la sua azione tesa a prevenire le partenze irregolari e la perdita di vite umane, ridurre la pressione sulle frontiere dell’Ue e sulle capacità di accoglienza, lottare contro i trafficanti e aumentare i rimpatri. A tal fine si intensificherá la cooperazione con i paesi di origine e di transito attraverso partenariati reciprocamente vantaggiosi. Tutte le rotte migratorie dovrebbero essere coperte, anche con risorse adeguate”, si sottolinea nel testo precisando che “è opportuno che siano attuati i piani d’azione esistenti per le rotte dei Balcani occidentali e del Mediterraneo centrale. La Commissione dovrebbe presentare in via prioritaria piani d’azione per le rotte dell’Atlantico, del Mediterraneo occidentale e orientale, al fine di alleviare rapidamente la pressione sugli Stati membri maggiormente colpiti e prevenire in modo efficace gli arrivi irregolari. L’UE e gli Stati membri intensificheranno in modo coordinato il dialogo con i paesi di origine e di transito, anche attraverso contatti ad alto livello, con l’obiettivo di rafforzare la propria capacitá di gestione delle frontiere, prevenire i flussi irregolari, smantellare il modello di attivitá dei trafficanti, anche mediante campagne di informazione strategiche, e aumentare i rimpatri”.