Madrid, 12 dic. (askanews) – “In queste ore si sta negoziando nei tavoli politici per cercare di risolvere delle questioni rimaste aperte nel confronto tecnico della scorsa settimana”.
Lo ha affermato Stefano Caserini, docente al Politecnico di Milano e tra i fondatori di Italian Climate Network a due giorni dalla conclusione della sui cambiamenti climatici e guardando all appuntamento del prossimo anno alla COP26 di Glasgow che come stabilito alla COP21 deve rilanciare, a cinque anni dagli accordi di Parigi, gli impegni volontari delle parti.
Il fondatore di Italian Climate Network fa il punto da Madrid
“Il lavoro sui meccanismi flessibili, il lavoro sulla finanza, il lavoro sull’adattamento ha lasciato aperte diverse alternative. Spetta quindi poi, ai rappresentanti dei ministri dirimere questi punti. Non è ancora chiaro se si arriverà a un accordo sui punti fondamentali, che sono quelli relativi all’articolo 5 dell’accordo di Parigi, o se questa COP verrà ricordata come una Cop di mancato avanzamanento e quindi di fallimento. I prossimi due giorni sono cruciali, c’è ancora spazio per un accordo, quaslche esperto è ottimista ma va detto che sono molte le questioni aperte e anche sostanziali. Quindi non ci si dovrebbe stupire se poi si esce con un pacchetto di decisioni molto debole e su punti secondari”.